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La serie animata Street Fighter II V è stata un'ottima produzione legata al videogioco della Capcom, capace di entusiasmare i suoi spettatori grazie ad un gran carisma e una splendida colonna sonora, e di porre anche importanti paletti che poi sono stati implementati nei titoli successivi della saga di videogiochi.
Il manga relativo, invece, si rivela una produzione totalmente diversa dalla serie animata (con cui condivide solo il nome e, vagamente, il design del protagonista), che racconta una storia differente e in modo molto meno intenso.

Il target del fumetto è molto giovane e si nota nella semplicità con cui sono raccontate le vicende, gestite in maniera frettolosa e poco approfondita. Anche se Ryu viaggia per il mondo e incontra vari personaggi, gli scontri e le loro caratterizzazioni sono molto semplici e molte cose riguardo alla storia e al carattere dei personaggi sono date per scontate, senza approfondire troppo chi è chi, che cosa fa, che rapporti ha con gli altri personaggi.
I personaggi del gioco ci sono più o meno tutti (mancano solo Fei Long e Dhalsim), ma, a parte Ryu, praticamente faranno tutti solo delle comparsate di poco conto, a parte quelli affrontati direttamente in combattimento da Ryu.

Ovviamente la storia del gioco è stata riscritta, quindi si ottengono cose assurde come un sostituto maestro di Gouken che ha più importanza di Gouken stesso, Cammy velatamente innamorata di Ryu, Zangief scritturato dalla Shadowlaw per sconfiggere Ryu, Honda cattivo e una Shadowlaw costretta ad un'alleanza di comodo con Ryu per sconfiggere un nuovo cattivo, l'ennesimo scienziato pazzo che crea il solito supercombattente cattivo (praticamente un Gill di Street Fighter III meno trash).
La storia è molto veloce e poco dettagliata, anche un po' insensata in alcuni punti dove si lascia intendere che sia una specie di seguito della serie animata (impossibile, visto che i personaggi sono del tutto diversi), si fa seguire agevolmente e ha i suoi momenti, ma manca un po' di carisma e il finale è un po' deludente anche se lascia una nota di speranza piuttosto matura (non ho mai amato la faccenda di Ryu che si fa possedere dall'Hadou oscuro, qui fortunatamente non la ama nemmeno lui).

Lo stile di disegno è molto buono e dettagliato, riesce a donare un buon spessore ai personaggi, a regalarci qualche piccola chicca citazionistica inserendo personaggi di altri capitoli della saga qua e là e a realizzare dei combattimenti molto chiari, con diversi elementi un po' splatter che c'entrano poco con il target del fumetto ma non disturbano più di tanto.
L'edizione italiana è uscita a puntate su una rivista e, nonostante qualche occasionale scivolone negli adattamenti (Summer Solt Kick?), restituisce ai personaggi i loro nomi originali giapponesi e ci regala anche numerosi interessanti redazionali ed approfondimenti sul gioco insieme al fumetto.

Fra i fumetti di Street Fighter, questo Street Fighter II V non è uno dei migliori, a causa di una storia superficiale e spesso sconclusionata, che non dà il giusto spazio a tutti i personaggi coinvolti, e nel caso di Street Fighter è un delitto imperdonabile.
I personaggi creati dalla Capcom hanno dalla loro un fascino grandissimo ed è sempre un piacere ritrovarli e rituffarsi nelle loro lotte, che magari abbiamo amato sin da piccoli, ma altri adattamenti, in primis l'omonima serie animata, hanno fatto decisamente di meglio nel caratterizzarli.