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"Uta no Prince-sama - Maji Love 1000%" narra la storia di Haruka, una ragazza timida che desidera frequentare l'Accademia Saotome per diventare una compositrice. In questo istituto, oltre che a un preside piuttosto particolare, incontrerà anche sei ragazzi che desiderano diventare idol, e che (naturalmente) si invaghiranno di lei.

Come ci si poteva aspettare da un reverse-harem, la trama non spicca per la sua originalità, con colpi di scena campati per aria che non servono praticamente a niente e avvenimenti piuttosto inverosimili.
Anche il finale è piuttosto inconcludente, senza neanche un singolo bacio e privo di romanticherie, che fanno intendere l'arrivo di una seconda stagione.
I personaggi, anche se gradevoli, mi hanno fatto solamente ridere a forza di cliché. Abbiamo il solito dongiovanni, il ragazzo solare e affettuoso, lo tsundere, il "bel tenebroso", l'ameba ecc. e ognuno avrà il suo modo (altrettanto stereotipato) di dimostrare il proprio affetto per la protagonista.
La ciliegina sulla torta poi è stata proprio Haruka, ragazza priva di una qualsivoglia autonomia e che è stata in grado di mandare il "girl power" a quel paese. Viene infatti bistrattata continuamente ed è un'incapace sotto tutti i punti di vista, tranne nello scrivere canzoni piuttosto monotone.

La maggior parte della colonna sonora è composta dalle tipiche canzoncine d'amore condite da testi scemi che verranno cantate dal ragazzo/i di turno. Sono quasi tutte orecchiabili e facilmente dimenticabili, ma la cosa che mi ha divertito di più è come vengono cantate, cioè nel bel mezzo di ambienti pieni di stelline e brillantini dai colori accecanti.
Ciò che mi è piaciuto di più è lo stile: i disegni molto accattivanti e dai colori sgargianti sono perfetti per un genere dove l'estetica è tutto. E perlomeno rendono le sequenze "canore" più interessanti e carine da guardare.

Do a questo anime la sufficienza, perché è stato in grado di intrattenermi e farmi ridere, e anche per alcune trovate che mi sono piaciute, come ad esempio il design di costumi, accessori e ambientazioni.
Sicuramente non consiglio la visione a chi desidera qualcosa di sorprendente e fuori dalla norma, ma se ci si vuole fare qualche risata tra scene idiote e J-pop di bassa qualità, “Uta no Prince-sama” è perfetto.