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Prima di cominciare, vorrei dire che questa recensione sarà dell'anime e non del manga, del quale ho una considerazione di gran lunga migliore della serie animata. Detto questo:
intorno ai protagonisti, un mondo fantasy spazia e contiene una ambientazione ricca di horror e mistero. Le vicende avvengono nei pressi delle “mura”: strutture costruite dall'uomo per difendersi dai giganti. Qui, a muovere i fili della storia sarà Eren, ragazzo che in prima persona ha osservato l'apparsa del “colossale”, un gigante alto perfino più delle stesse mura. Quest'ultimo le distrugge con un calcio e fa entrare i giganti all'interno. Morte, dolore e distruzione sono protagoniste nei primi minuti della serie, aggravate dalla fantomatica scena della morte della madre di Eren, morte che segnerà il ragazzo per il resto della vita. Da allora, sia Eren che i suoi due amichetti Mikasa e Armin prendono parte all'addestramento per entrare a far parte dell'esercito. Da qui è prevedibile: la squadra di Eren riesce a passare l'addestramento e tutti i personaggi che fino ad allora avevano preso parola si uniscono alla legione esplorativa (dedita all'esplorazione fuori dalle mura e praticamente quella che sgobba e che ci rimette di più tra le tre esistenti).
Per partire con il botto, io odio l'Eren della serie animata altrimenti chiamato “Voglio ucciderli tutti! E non saprò dire nient'altro per il resto della serie”. Manca di spessore, di sentimento e di tridimensionalità - ciò che è un must in un protagonista! -, al contrario del manga nel quale, tramite flashback (riassunti tanto nella serie animata) e dialoghi (talvolta tagliati direttamente), riesce a trasmettere di più.
Niente da dire su comparto registico: OST, doppiaggio e sceneggiatura sono veramente gestiti bene; forse una cosa, l'unica, che mi ha fatto storcere il naso è stata la scelta di inserire ombreggiature e, in generale, tratti dai segni incerti e confusionali, grezzi per così dire, nel tentativo - secondo me - di ricordare lo stile a china dell'originale disegno.
Sulla storia non posso che ribattere sul concetto di tagli qua e là, che sì, hanno permesso l'adattamento in un paio di stagioni, ma che hanno anche castrato quella che era una bellissima storia, dettagliata nelle sue tavole, nei sui intrighi e nei suoi personaggi.
Per finire, per chiunque si trovi in una posizione indecisa, io consiglio prima (come si dovrebbe fare per qualsiasi cosa) la lettura del manga.