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8.5/10
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[<b>ATTENZIONE! CONTIENE SPOILER!</b>]

Claymore è un'opera annoverabile nel genere shonen, pur essendo molto distante dal tipico esponente, dato che inizia a percorrere la via del seinen grazie alle ambientazioni dark fantasy, psicologie piuttosto accentuate e vari dilemmi umani.

I personaggi sono calati in un mondo spietato, a tratti cinico, nel quale vi sono "demoni" chiamati yoma, capaci di assumere perfette sembianze umane per poi cibarsi di altri umani. Per affrontare questi esseri dai poteri soprannaturali, le comunità sono costrette a dover ricorre ai servigi di un'organizzazione capace di schierare delle guerriere metà umane e metà yoma, capaci di sconfiggere questi esseri.

Proprio a causa del fatto di essere delle "mezze demoni", queste guerriere vengono stigmatizzate dagli umani, che le trattano con disprezzo, paura e diffidenza seppur esse non desiderano arrecare alcun male alle persone: vengono infatti chiamate dalla gente "streghe dagli occhi d'argento". E in questo ambiente noi ci avvicineremo a Claire, una guerriera, che sarà la protagonista della serie, e con la quale via, via, ci legheremo, volenti o nolenti.

Bene, il mondo fin qui molto riassunto, nel corso della serie verrà grandemente stravolto, distruggendone i pilastri portanti e lanciando “mind-fuck” che a momenti arrivano ai livelli di Evangelion! Preparatevi a perdere ogni certezza e vedere tutto da un'altra prospettiva: cos'è la misteriosa "organizzazione"? Quali sono i suoi fini? Cosa sono veramente gli yoma? Come, le guerriere, metabolizzano lo stigma delle persone che soccorrono?

Riguardo ai personaggi abbiamo alti (Claire e Milia per dirne un paio) e bassi, ma una punta di rammarico è lasciata dal fatto che alcuni non sono stati sviluppati a dovere o hanno ricevuto un ruolo più marginale di quello che avrebbero potuto avere… diciamo però che in linea di massima nella serie ognuno ha il suo momento di gloria. In definitiva, il cast possiede personaggi a cui ci legheremo non poco e che ci faranno sentire quel po' di nostalgia e dispiacere una volta finito il manga: personaggi promossi.

Ciò che fa avvicinare Claymore ai seinen è la natura di alcuni rapporti e problematiche, come il dilemma dell'auto-annichilimento o l'uccisione di persone care, tutti temi non esattamente leggeri che vengono esposti nel corso dell'avventura. Altro elemento "seinen" è rappresentato dal fatto che i nostri si ritroveranno a districarsi in un ambiente di precari equilibri politici che conferiscono un buon spessore alla trama senza appesantirla affatto grazie a un buon dosaggio di questo elemento.

Claire, soprattutto, la nostra eroica protagonista, crescerà psicologicamente per tutto il corso della saga, passando dall'essere una combattente senza percezione dell'importanza della propria vita, fino a evolversi in un essere umano (e tanti saluti alla propria parte yoma), nel momento in cui comprende che la sua vita non appartiene più solo a lei, ma anche a chi le vuole bene.

Attraverso il suo passato questo personaggio lancerà anche un altro grosso tema: la perdita della figura di riferimento, e sarà proprio questo a far sempre andar avanti la nostra Claire, sospinta dal desiderio di vendetta. I pochi difetti sono riassumibili in un tratto identificabile come mediocre nelle tavole non principali e nella prevedibilità di alcuni svolgimenti ed eventi, ma sono comunque piccole macchie di ossido per le streghe dagli occhi d'argento".

In conclusione, questa serie è una perla senza (?) la dovuta fama, molto scorrevole e in grado di attrarre e catturare. Se volete vincere facile trovando un manga appassionante ma scorrevole, correte a prendere in blocco i primi sette volumi come ho fatto io!