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8.0/10
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Quella che mi accingo a recensire è stata una piacevole sorpresa nel recente panorama delle serie anime giapponesi, e dell'estate 2016 in particolare (stagione che in realtà si deve ancora concludere al momento in cui scrivo). La prima cosa che mi ha stupito è che i tredici episodi di "ReLIFE" sono stati rilasciati tutti contemporaneamente su Crunchyroll, cosa che prima d'ora avevo visto fare solo per le serie TV di Netflix (ma magari mi sbaglio). E direi proprio che quest'ultimo è il modello che è stato preso come riferimento.
Se un'eventuale adozione sempre maggiore di questo modello di trasmissione potrà avere degli effetti benefici sul mercato anime ancora non ci è dato saperlo (io sono abbastanza ottimista a riguardo), tuttavia almeno in questo caso ha permesso di avere delle valutazioni sulla bontà dell'opera sin dai primi giorni di inizio della stagione estiva grazie a coloro che se lo sono sparato in binge watching. E, proprio grazie a questo, sin dal suo rilascio ho sentito parlare di "capolavoro", "serie bomba" e così via. Avevo già deciso di dargli una possibilità, ma dopo aver letto questi pareri me lo sono sparato pure io.
E posso dirvi che "ReLIFE" è un'ottima serie, consigliatissima e decisamente più matura e coinvolgente di quello che potrebbe apparire a un primo sguardo, ma che secondo me non riesce a raggiungere lo status di capolavoro (termine oramai fin troppo abusato) a causa di tutta una serie di difetti che cercherò di illustrarvi.

Il principale punto di forza di "ReLIFE" è la sua premessa. Come ti comporteresti se all'improvviso ti ritrovassi a rivivere la tua vita di studente delle superiori? Grazie a questo spunto, sviluppato in maniera egregia e senza forzature nel corso dell'intera serie, "ReLIFE" si rivela essere essenzialmente una commedia scolastica che riesce a riproporre quasi tutti i cliché del genere in maniera originale, e senza farli venire a noia allo spettatore. Mi ha colpito molto da questo punto di vista la grande varietà di temi trattati, diretti e senza alcuna retorica. Ce n'è per tutti i gusti infatti: amicizia, lavoro, scelte di vita, seconde possibilità, maturità, competizione, rivalità, cotte giovanili, rispetto, bullismo, perfino il suicidio! Come potete vedere c'è spazio anche per momenti più seri, ma l'impianto di fondo rimane sempre quello della commedia, e l'alternanza tra le due fasi è gestita in maniera superba.

I dialoghi sono ben scritti, il ritmo rimane sempre alto (non ci si annoia mai) e il cast è perfetto. Il protagonista è convincente, forse si abitua fin troppo velocemente alla sua "nuova" vita di studente delle superiori, ma non ci si fa troppo caso, si riesce subito a provare empatia con lui e con le sue scelte, insomma è ben caratterizzato. Pollice verde anche per Chizuru, che è ben più della classica svampita senza relazioni sociali e le cui reazioni e facce mi hanno letteralmente steso! Ottimi, anche se un po' stereotipati, tutti gli altri personaggi. Se proprio devo dirlo, il mio preferito in assoluto è Kariu: certo, è una complessata e frignona di livello galattico, ma mi è piaciuta sin da subito, sarà perché in passato ho vissuto delle esperienze simili alle sue.

Purtroppo, dopo un inizio esplosivo (i primi sette episodi), l'anime ha un calo, non evidente, ma la cosa si nota abbastanza. Senza fare troppi spoiler, le vicende del protagonista vengono messe in secondo piano e la storia prende alcuni sviluppi che ho trovato scontati e privi di mordente. Sul finale in particolare vi è un "colpo di scena" che secondo me non lo è affatto: molti hanno parlato di bomba di trama, ma, sarò un caso a parte io, è una cosa che si poteva capire quasi fin da subito, e questo gli fa perdere molta potenza. Sempre sul finale, un'altra cosa che azzoppa l'anime sono molte risposte che non vengono date e che sono state sicuramente rimandate a una seconda stagione che ancora non si sa quando (e se) si farà.

Il comparto tecnico è nella media, la colonna sonora azzeccata e piena di brani jazz, ho trovato un po' invasivi in alcuni punti tutti quei motivetti al pianoforte. E non ho apprezzato la scelta di cambiare ending ad ogni episodio.

"ReLIFE" è in conclusione un'ottima serie, una delle migliori commedie scolastiche degli ultimi anni, priva di fanservice e cliché e che non disdegna qualche incursione nel dramma; non è un capolavoro a causa di alcuni difetti che non ho digerito, ma questo ovviamente non mi impedisce di consigliarvela. Rimango in attesa di una seconda stagione per avere una risposta alle molte domande lasciate in sospeso e per rivivere ancora una volta le vicende di Kaizaki Arata e compagnia!