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Ho aspettato di finire la visione anche di questa seconda serie prima di scrivere effettivamente una recensione su "Kamisama Hajimemashita"... tanto per non prendere mosche e poi rimanere delusa.
Premetto che su quest'anime non ci avrei scommesso nemmeno una delle tanto sospirate vecchie lire, perché non mi sembrava un granché. Ho cominciato a scoprirlo solo seguendo il ciclo Kako-hen in fansub, e quindi non avevo capito assolutamente nulla della trama. Poi, con il passare del tempo, in tante mi avevano consigliato di vederlo, e una sera mi sono decisa a farmi una bella maratona di shoujo!

Devo dire che l'anime mi ha sorpreso: la storia mi è piaciuta molto, diversa dal solito e con personaggi che ti rimangono impressi, e niente stereotipi (reverse harem a parte). Forse però è Nanami il character che mi ha sorpreso di più: è davvero un'eroina tosta, con un passato difficile, che non si arrende davanti a niente e che va avanti per la sua strada (mi ricorda un po' quasi tutte le "cape" delle Pretty Cure, cuore puro e forza di volontà alle stelle). Altro che protagoniste da shoujo tutte moine e lacrime.
Per i personaggi maschili, chiaro che ci sia Tomoe al centro di tutto, ma nemmeno Kurama, Mikage o Mizuki vengono per questo tralasciati, anzi. Ho apprezzato parecchio la digressione su Kurama e sulla sua disputa familiare (eh sì, nel mio olimpo dei 'fighi da collezione' c'è finito pure Jirou, fratello maggiore di Kurama).

I disegni sono apprezzabili (anche se però dovrei dare una guardata a quelli del manga, in effetti) e la grafica è abbastanza curata anche nelle ambientazioni dell'anime, che però mancano un po' di eterogeneità.
Per le colonne sonore, ahimè, io non ho apprezzato nemmeno una delle opening né delle ending. Ma è un mio difetto, dato che sono più tipa da growl e da punk rock.

Personalmente, lo consiglierei assolutamente. Anche ai palati più fini, perché può essere sicuramente apprezzato appieno, dato che non è scontato.
Ma perché solo 7.5 allora? Beh, prima pecca sono le musiche, seconda il fatto che la storia si conclude "un po' alla buona" nell'anime e terza il ritorno di siparietti comici che alla fine stanca. Se proprio vogliamo essere puntigliosi, anche Tomoe tsundere fino all'osso alla fine fa cadere le braccia. Gli unici antidoti sono sicuramente Nanami, Mizuki e gli assoli canori di Kurama... che tutti preferirebbero dimenticare!