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"I giorni della Sposa" è uno di quei manga che a giudicare dalla copertina non avrei comprato, e l'ho fatto solo dietro insistenza dei miei amici, e meno male.

"I giorni della sposa" è uno slice of life molto particolare, infatti racconta della vita di Amira, che viene data in sposa a un bambino, Karluk. Nonostante un'incertezza iniziale e la differenza di età notevole, poco a poco tra la ragazza e il bambino inizia a stabilirsi una piacevole quotidianità mossa da un sincero affetto. Il manga però non si limita a questo, e in ogni volume introduce personaggi nuovi, nuove "promesse spose" di altri villaggi e altre tribù, raccontando della loro vita, della loro quotidianità e soprattutto dei loro amori.

La Mori, già conosciuta per "Emma", si rivela una grande narratrice e soprattutto una grande illustratrice e ricercatrice: è subito chiaro il lavoro di ricerca e documentazione fatto dall'autrice per descrivere la vita di questi villaggi sperduti con delle tradizioni tutte loro.
Ed è encomiabile la sua cura maniacale per i dettagli, motivi di tessuti e intarsi, e anche nel disegno di lupi, cammelli, cavalli e qualunque altro animale.

"I giorni della sposa" è quindi un manga molto particolare, di quelli che purtroppo molto raramente si vedono in Italia, e che sarebbe in grado di soddisfare anche un pubblico non abituato a leggere manga.
Una lettura piacevole e riflessiva, sempre delicata e vivace.

L'edizione italiana della J-pop è buona, con tanto di sovraccoperta. La periodicità non è delle più regolari, ma va detto che anche in Giappone il manga esce abbastanza lentamente (probabilmente a causa della mostruosa quantità di dettagli presente in esso).
Insomma una lettura consigliata al pubblico più adulto in grado di apprezzare un manga di qualità, che sicuramente potrà piacere a chi ha gradito "Il mondo di Ran" di Aki Irie (tra l'altro, le due autrici sono anche ottime amiche nella vita reale).