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Esistono anime alquanto seri, con spunti di riflessione interessanti, storie tragiche e finali commoventi. Ma, d’altra parte, ci sono anche opere che sfruttano tutt’altro per riuscire a conquistare il proprio pubblico, e possiamo inquadrare “Masou Gakuen HxH” come uno di questi.
Un anime dove il fanservice regna sovrano, ma, allo stesso tempo, una serie capace di appassionare per la buona dose di azione e una commedia tutto sommato divertente. Ovviamente gli elementi ecchi sono una costante, ma non credo che un anime sia da denigrare a priori solo per questo motivo, anzi...
Dodici puntate, per una serie che si presenta come l’erede di “Infinite Stratos”. Ma riuscirà nel suo intento o finirà con l’apparire solamente una brutta copia?

Le premesse sono molto interessanti: un mondo distrutto da strani alieni e un’umanità costretta a fuggire su enormi isole artificiali, combattendo in continuazione per sopravvivere agli invasori. Il protagonista è un ragazzo di nome Kizuna Hida, richiamato all’improvviso dalla sorella in una scuola particolare. In questa struttura, infatti, si allenano le giovani promesse del pianeta, coloro che dovranno opporsi agli alieni e salvare gli umani. Ma cosa c’entra Kizuna in tutto ciò? Apparentemente, infatti, tutti e tre i combattenti d’élite sono donne e, a quanto pare, nessun uomo è mai riuscito a indossare una di quelle armature. Eppure il giovane la possiede!
Basteranno pochi minuti per comprendere il motivo. Sotto attacco, l’accademia si ritrova costretta a schierare i propri combattenti. Tra questi, spuntano Hayuru, giapponesina tsundere; Yurishia, proveniente dalle forze americane, e l’affascinante Aine, dotata di lunghi capelli argentati. Nel bel mezzo del combattimento, però, Aine finisce le proprie energie e, con grande sorpresa, toccherà proprio a Kizuna ricaricarla. Il potere della sua armatura, chiamata appunto “Eros”, è quello di restaurare la “batteria” delle altre eroine, sfruttando appunto la carica di lussuria che assale le suddette fanciulle quando vengono a contatto col ragazzo.

Per quanto riguarda l’analisi di quest’opera, non c’è poi molto da dire. In fin dei conti, la serie ripropone quasi alla perfezione alcune caratteristiche già viste in passato in anime molto simili a questo. “Infinite Stratos” è solo uno tra i tanti esempi possibili, ma rispecchia alla perfezione il modello a cui “Masou Gakuen HxH” fa riferimento. La formazione dell’harem appare chiaro fin da subito, con la presentazione delle fanciulle principali e la possibile comparsa di qualche ragazza secondaria.
Ciò che permetterà un’evoluzione della serie, in positivo o meno, sarà appunto il modo in cui tali ragazze (e ovviamente anche il protagonista) verranno caratterizzate. Non ci vuole niente a mostrare un paio (o più) di dolci e affascinanti fanciulle, ma è molto più difficile dar loro una psicologia ben precisa, che non sbiadisca e che sia capace di conquistare lo spettatore.
L’opera in questione ci riesce in maniera discreta. A turno, il protagonista dovrà “ricaricare” l’energia vitale delle tre protagoniste, avendo così l’opportunità per conoscerle meglio. Sia Aine che Hayuru e Yurishia mostrano qualche sorta di problema, e risolvere quest’ultimo è ovviamente la chiave d’accesso del protagonista per accedere al loro cuore. Ce la farà? Chissà.
A tutto ciò, bisogna aggiungere la creazione di una storia interessante. E’ questa a trainare tutto il carretto e, senza una trama intrigante, capace di conquistare e appassionare, l’anime non può certo avere successo. Ebbene, “Masou Gakuen HxH” ci mostra una vicenda bella e coinvolgente, che mescola azione a un pizzico di mistero. Chi sono questi invasori alieni? Ma, ancora di più, quali sono le vere intenzioni della madre di Kizuna? La sua figura aleggia oscura sopra il giovane protagonista, desideroso di riconquistare l’amore di una madre che lo ha abbandonato molti anni prima.

Buona la grafica, anche se si denotano alcune piccole sbavature. Ottime le scene di ecchi e fanservice, un po’ meno quelle “normali”. Ma, al di là di queste sottigliezze, non si può che apprezzare la grafica dell’anime, luminosa e solare. I colori accesi e vivaci aiutano a creare l’effetto commedia, ma sono subito pronti a mutare per rendere al meglio anche le scene d’azione.
Come già detto, l’ecchi è ben presente all’interno dell’opera, ma, al contrario di molti anime, ha un senso (o almeno cercano di darglielo). Perché ci vengono mostrate tutte quelle ragazze mezze nude? Beh... una ragione, seppur stupida, esiste.
La colonna sonora compie il suo discreto lavoro, accompagnando lo spettatore in ogni scena e rendendo al meglio i differenti momenti in cui potrebbe incorrere. Buona anche la regia, anche se, alcuni sviluppi avrebbero potuto essere un pochino più dinamici e coinvolgenti.

Per quanto riguarda il finale, non posso che apprezzarlo. Le ultime puntate tirano fuori tutto il vero potenziale dell’opera, rivelando un poco alla volta alcune piccole verità. Finalmente faranno la loro comparsa i veri nemici o, quanto meno, assumeranno una struttura chiara e solida.
Ci sono comunque ancora moltissime domande irrisolte e si spera verranno chiarite in una possibile seconda stagione. Ci sarà mai? Personalmente avrei detto di no, ma una frase conclusiva ci spinge a credere in un probabile “miracolo”. Come opera, “Masou Gakuen HxH” non è certamente un capolavoro, ma diverte e non annoia. Scontri emozionanti e, perché no, una dose di ecchi tutto sommato interessante, per nulla pesante all’interno della storia.

Voto finale: 7 più