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"Romantica Clock" è un manga di Youko Maki, le cui opere precedenti sono state pubblicate (quasi) interamente dalla Planet Manga, ad eccezione di qualche inedito e di "Pika Ichi", finito in mano alla GP per poi finire nel calderone di manga interrotti lasciati dalla dipartita dell'editore.

Il manga racconta delle avventure quotidiane di una coppia di gemelli, il serio Aoi, che pensa solo allo studio e raramente si concede un sorriso, e l'energica e meno ferrata negli studi Akane. Nonostante i bisticci continui i due fratelli sono sinceramente affezionati l'uno all'altra e, col passaggio all'adolescenza, si trovano per la prima volta ad affrontare delle piccole infatuazioni che getteranno un po' di scompiglio tra loro...

La trama è molto semplice e si può sintetizzare in queste poche righe, infatti "Romantica Clock" non ha la pretesta di essere un racconto esistenziale, venendo pubblicato originariamente in Giappone sulla rivista Rivon (destinata a un pubblico di bambine delle elementari/medie) è un manga destinato a un pubblico non adulto, forse neanche adolescente.
La storia è qualcosa che abbiamo già visto molte volte, i primi amori che si insinuano nel rapporto tra due fratelli e il passaggio nell'adolescenza (vi dice qualcosa "Cuore di menta" di Wataru Yoshizumi?) ma è descritto tutto in maniera molto più "soft" (e forse insipida) del solito.
Come tipico dell'autrice, nel fondo di ogni volumetto compare quasi sempre una o più storie brevi, che ancora una volta testimoniano come la Maki sia una validissima autrice e narratrice nel raccontare storie brevi, ma spesso si perda invece nelle storie in più volumi.
C'è un po' troppa dispersione nei sentimenti dei personaggi, che seppur così semplici e immediati, non risultano sempre di facile comprensione, basti pensare a Aoi: abbiamo capito che è molto affezionato alla sorella anche se non riesce sempre a dimostrarlo, ma a volte non si capiscono certe sue espressioni. E' geloso? E' molto più attaccato alla sorella di quanto non sembri? Oppure non significa niente? Arrivati al sesto volume, se si hanno ancora queste domande su un manga per bambine, significa che i personaggi in qualche modo non sono ben caratterizzati- e parlando di clichè abbastanza elementari questo diventa ancora più fastidioso.

I comprimari, seppure siano tutti facilmente distinguibili a livello grafico, come personalità sono abbastanza scialbi e presentano gli stessi problemi dei protagonisti. Si innamorano facilmente ma non sempre le loro azioni sono giustificate o coerenti.
Mancano i grandi colpi di scena, e in generale le azioni di tutti i protagonisti risultano un po' farraginose o poco motivate, nonostante la storia sia, come già detto, estremamente semplice.

Quello in cui "Romantica Clock" brilla è (solamente) il comparto grafico. La Maki fa passi da gigante da un manga all'altro, e il suo tratto diventa sempre più dettagliato e le sue tavole sempre più piene.
Tutto, ogni dettaglio, è curato fino allo stremo, non c'è mai un vuoto o uno sfondo trascurato.

Tutto sommato, "Romantica Clock" è un manga per bambine in cui la Maki non brilla particolarmente, ma dimostra di non essere in grado di colmare le sue doti come narratrice, mentre dal punto di vista grafico ha ormai raggiunto la perfezione e un tratto moderno e accattivante ma al tempo stesso facilmente riconoscibile.
Per questa fascia di pubblico si attesta come un manga mediocre nella narrazione e ottimo dal punto di vista grafico, imparagonabile a lavori del passato tratti dalla stessa rivista come appunto i manga della Yoshizumi, quelli della Tanemura, di Miho Obana ("Kodomo no omocha"/"Rossana") o i primi lavori di Ai Yazawa.
Insomma, ci sono titoli (prevalentemente del passato) decisamente migliori.