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Misaki Ayuzawa è una liceale che odia tutti gli uomini (eccetto i tipi gentili) da quando suo padre è scappato, lasciando lei, la madre e la sorella minore a sobbarcarsi tutti i suoi debiti.
Per questa ragione Misaki è iscritta al liceo Seika (ex istituto maschile) ed è diventata la presidentessa del consiglio studentesco per rendere la scuola un posto in cui anche le ragazze possano stare tranquille.
Oltre a studiare però, Misaki lavora part-time per aiutare la madre, e il posto con il miglior rapporto orario/stipendio che ha trovato è un Maid Café nella cittadina vicina; nonostante questo, la “doppia vita” della protagonista sembra filare liscia come l’olio, finché il ragazzo più popolare della scuola, Usui Takumi, scopre per caso il lavoro della presidentessa e userà quest’informazione per trascinarla in una catena di situazioni esilaranti che contribuirà a creare un rapporto di odio-amore tra i due personaggi.

Misaki è la classica protagonista che vuole “cambiare il mondo” e che cerca di emergere a modo suo dall’anonimato che la scuola superiore regala ai liceali.
Il fatto che sia una studentessa diligente che lavora part-time la stereotipa come la classica adolescente giapponese; andando oltre questo, però, si scopre il carattere della ragazza e il suo background, e si capisce che in realtà lei non studia tantissimo per imposizione genitoriale, ma lo fa per sé stessa e per dimostrare alle persone di che pasta è fatta e che non lavora per racimolare denaro da spendere in uscite con gli amici o per futili motivi, ma lo fa per aiutare la sua famiglia. Al di fuori delle apparenze, il personaggio di Misaki sbriciola il canone della “studentessa shoujo”.

Proseguendo con la storia, i cliché diminuiscono per lasciare spazio alla creazione del rapporto tra i due protagonisti, alternata a sporadiche apparizioni di personaggi secondari.
I personaggi di questo manga inizialmente sono solo Usui e Misaki; tutti gli altri fanno solo da contorno alle loro vicende, tant’è che non vengono minimamente approfonditi. Misaki è molto protettiva nei confronti della sua amica Sakura Hanazono, un tipo estremamente vivace incline a innamorarsi troppo facilmente, mentre si lascia consigliare da Shizuko Kaga, silenziosa e riflessiva. Usui Takumi invece è il classico personaggio creato per far innamorare le donne. Insomma, chi non è stata rapita da quegli occhi verdi e quei capelli biondi, e soprattutto da quel carattere unico e affascinante?
Del trio degli idioti e delle colleghe del Maid Latte (il locale dove lavora Misaki) non viene detto praticamente nulla.
L’unico altro personaggio che si guadagna il diritto di far parte della rosa dei personaggi principali è Hinata Shintani, amico d’infanzia di Misaki ed ennesimo cliché a una ventina di capitoli dall’inizio del manga e a sei episodi dalla fine della prima (e unica) stagione dell’anime. Dalla comparsa di Hinata tutta la situazione si complica, e Misaki viene attaccata su più fronti; Usui continua imperterrito a dichiararsi e continua a venir respinto (anche se con sempre meno convinzione, infatti pian piano Misaki si innamorerà di lui, anche se non lo ammetterà inizialmente), Hinata ha giurato da piccolo che avrebbe “sempre seguito la sua Misaki-chan” e le fa la corte spudoratamente, mentre Misaki è sempre più presa da Usui e dai “misteri” che il ragazzo le svela pian piano su di sé, che la portano a non accorgersi subito della minaccia che spunta proprio da quel passato che tanto la tormenta.

Graficamente è molto curato e ogni personaggio è stato ricreato fedelmente sia dal punto caratteriale che fisico. Le ambientazioni sono carine e semplici, quindi adatte al genere dell'anime.

Consiglio quest'anime a tutte coloro che sono in cerca di un anima gemella perfetta su tutti gli aspetti. A parte gli scherzi, quest'anime è molto bello e leggero, e lo consiglio a tutti.