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6.5/10
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Idea carina, ma colpi di scena un po' telefonati e che non lasciano a bocca aperta. Bello lo stile e la regia. Parti introspettive un po' caotiche e già viste in altri anime (mi sembrava di star riguardando "Evangelion"). Inoltre, la trama si perde un po' a metà, e non sapresti più dove vorrebbe andare a parare se i personaggi non ripetessero ogni due per tre "Andiamo a Mosk!", e molte cose non vengono chiarite e chiuse alle fine. La parte "filosofica" è veramente un guazzabuglio di tutto e di più, hanno cercato di riprendere tematiche di filosofi occidentali antichi con scarso successo, rendendo il tutto inutilmente altisonante ma senza una reale consistenza (dire "cogito ergo sum" e simili o "raison d'etre" non rende necessariamente un anime intelligente). Molto interessante il tema del rapporto uomo-macchina (anche se già visto in questo stesso senso in una moltitudine di occasioni: "Io, robot", sei tu? O forse "A.I. - Intelligenza artificiale"?), ma comunque trattato bene. Interessante anche il tema del "buon cittadino" e della società distopica di memoria Orwelliana. Di fatto il tema più pesante e trattato peggio è proprio quello dei proxy, che viene chiuso giusto nell'ultima puntata lasciando con non pochi punti di domanda. Tutto sommato è un anime che si lascia guardare, ma forse un po' troppo pretenzioso: non bastano ossimori forti e senza senso per fare un buon seinen.