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“Uta no Prince-sama: Maji Love 2000%” è la seconda stagione della serie, prodotta anch'essa dalla A-1 Pictures, e consta, come la precedente, di tredici ridicolissimi episodi.

La serie prosegue sulla scia della precedente, con i personaggi principali già miracolosamente diplomati alla scuola che, evidentemente, ti prepara in soli tre o quattro mesi e, quando debutti, puoi considerarti diplomato. Ma lasciamo perdere, che questo è l’ultimo dei suoi problemi!
Tutti i personaggi adesso frequentano il Master Course e alloggiano nella stessa struttura, tutti tranne il personaggio di Tomo, che viene letteralmente sfrattata dalla serie e relegata a semplice comparsa, inserita un po’ a caso nelle vicende degli UtaPri e di quella senza-neuroni della protagonista. Se da un lato Tomo viene rimossa dai regular, dall’altro sono inseriti dei nuovi personaggi come i senpai dei Quartet Night e gli Heavens, acerrimi nemici degli UtaPri, tanto famosi, ‘fighi’, bravissimi ed eccelsi quanto sconosciuti per noi spettatori della serie.
Ma questa serie è negativamente nota per l’introduzione di un personaggio, d’ora in poi regular, che abbiamo sfortunatamente già incontrato nella stagione precedente: l’inspiegabile Cecil. Quest’ultimo si unisce agli UtaPri per gareggiare e vincere l’UtaPri Brand Award, premio per giovani idol debuttanti che ovviamente, fino a quel momento, non esisteva, e che hanno deciso di creare giusto per dare un senso alla serie. Sempre che questa serie ne abbia uno! Sappiamo tutti chi, con tanto di animazioni scadenti e orrende, vince l’UtaPri Award, no? Lo dice il nome stesso del premio! (Originalità portali tutti via!).

In questa seconda serie, il mio pensiero su Ittoki non cambia, anzi migliora, grazie all’episodio a lui dedicato, un episodio a mio dire parecchio intenso che mi ha esaltata. Tokiya è sempre il mio preferito, gli episodi che lo vedono protagonista sono i migliori, peccato che in questa serie lo hanno ridicolizzato vestendolo da donna per un motivo tanto futile... Masato cala, ricoprendo un ruolo più marginale nel corso della serie, mentre Natsuki risulta sempre noioso e patetico a causa della sua doppia personalità.
Noto un leggero miglioramento per i personaggi di Syo e Ren, i cui episodi dedicati li ho trovati molto interessanti, soprattutto per Syo. Per Ren c’è sempre quell’evento paranormale che rovina un po’ tutto, come il fratello che inciampa sul nulla ferendosi inspiegabilmente la mano ed entra nella sala audio facendo un salto da film d’azione per infilare il CD nell’apposita fessura con uno slam dunk, illuminando la stanza e la sala con milioni di persone in maniera tanto paranormale quanto inquietante. E, se proprio vogliamo dirla tutta, il CD si è inserito come le carte di credito allo sportello della posta, e quindi il dunk a cosa è servito? Lo dico subito, a nulla!
Tralascio i senpai e gli Heavens, il cui approfondimento rasenta lo zero, passando subito al problema.
Cecil è il personaggio più illogico e deludente della stagione, se possibile è più ridicolo di tutti gli UtaPri messi insieme. Questo tizio è stato maledetto e la cretina della protagonista è riuscita ad aiutarlo a spezzare la maledizione. Chi ti aveva maledetto? Che genere di maledizione? Perché sei stato maledetto? Come ha fatto Haruka a spezzare la maledizione? Perché lei allora ti ha sognato mentre volavate come Peter Pan e Wendy? Che ci facevi all’accademia? Perché eri un gatto? Domande a cui non daremo mai risposta. La cosa più assurda è che questo tizio poi non scrive le canzoni, no! Lui si mette davanti alla luna, con la pietruzza che indossa come ciondolo, a richiamare le muse che lo accendono come un albero di Natale in pieno inverno, lo fanno sudare come se avesse trentanove di febbre, gli scrivono la canzoncina e dopo lui è tanto stanco, talmente tanto da lasciar cadere il foglio con sopra inciso il testo per mostrare ai telespettatori "la magia". Certo, ci sto credendo! Tornatene ad Agnapolis a ballare la tua insulsa Agnadance, dai!

La parte tecnica è stata ovviamente molto curata, il chara design e le ambientazioni sono eccelsi, dalla A-1 Pictures non mi aspettavo niente di meno. Tuttavia, la scena finale dove gli UtaPri cantano e "l'amore delle loro canzoni si espande per tutte le galassie esistenti" è qualcosa che avrei caldamente evitato.
La opening cantata da Mamoru Miyano è strepitosa come la precedente opening, ma la chicca di questa seconda stagione è la ending e la sua improponibile coreografia che impediva di distogliere lo sguardo dal movimento di bacino dei componenti degli Starish.

Voto: 3