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Noritaka è un ragazzo debole che si innamora di una compagna di classe. Dopo esser stato soprannominato caccaman, aver iniziato le superiori e aver sentito dire dalla bella Nakayama che lei odia le persone deboli, egli decide di dare un svolta alla propria vita. Sceglie così di iscriversi al club di muay thai, dando vita a combattimenti esilaranti contro nemici sempre più forti.
Se solitamente nelle commedie sportive si alternano momenti comici, epici e verosimili, quì il mangaka punta tutto sulla risata. Gli allenamenti sono assurdi, così come i combattimenti. Ma il vero punto di forza sono le espressioni del protagonista. Inoltre il manga non annoia mai, risulta sempre scorrevole e i disegni sono puliti. Insomma, l'autore concentrandosi solo sulla comicità compie un grosso azzardo rendendo tutto più difficile, ma dimostra di saper affrontare l'argomento alla perfezione.
Noritaka però presenta due evidenti punti deboli. Il difetto minore sta nella pubblicazione dei 18 volumi, evidentemente troppi per questa serie. Per questo motivo una certa ripetitività è inevitabile. Ma il difetto più grande di quest'opera sta nei continui riferimenti riguardanti gli anni di pubblicazione, cioè i primi anni 90. Non mi sento di dare un voto più alto perchè un'opera di un certo livello dev'essere sempreverde, cioè potenzialmente fruibile da tutti e non solamente da una generazione (in questo caso quella dei quarantenni). Perfino i riferimenti più ovvi come quello riguardante il rapper MC Hammer, è difficilmente riconoscibile dai giovani d'oggi (e qui la cultura non c'entra). Proprio per questo, nei decenni a venire, Noritaka è destinato a finire nel dimenticatoio.