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Questa serie racconta delle avventure di uno dei più piccoli robot mai visti nell'animazione giapponese e del suo pilota. Un anime anomalo, diverso, nonostante accolga tutti gli stereotipi di un classico mecha, con toni allegri e personaggi decisamente carismatici. Tutto ciò almeno fino a quando accade un imprevisto; da lì in poi un ragazzo tormentato, che fino ad allora non avremmo mai pensato potesse riuscire a reggere la scena da solo, ma che probabilmente avevamo già identificato come protagonista, si ritrova proprio al centro delle attenzioni dello spettatore, e riesce a vincere il confronto con l'opinione che avevamo di lui.

"Gurren Lagann", oltre ad avere un'abbondante dose di fanservice che io non riesco ad apprezzare, ma almeno la sopporto a differenza di quella in altri anime, ha anche un suo messaggio e una sua morale. Eh già, dietro quegli scontri senza alcun senso logico dove la forza di volontà crea enormi trivelle e robot sempre più grandi, che si scontrano in battaglie che vanno contro qualsiasi legge della fisica, esiste un messaggio, semplice quanto importante. La cultura orientale ha sempre avuto una visione del tempo circolare, che chiaramente va contro l'idea odierna del tempo. La serie cerca di conciliare le due idee, e il simbolo di questa unione è la spirale che materialmente è rappresentata dal sistema a doppia elica del DNA, l'evoluzione, e dalla trivella di Simon.
Inoltre, nella serie c'è un aumento di scala che va dal piccolo villaggio della battaglia con il Lagann alla battaglia di dimensioni intergalattiche dello "Sfondamento dei cieli Gurren Lagann", che riesce nell'intento di scavare quel tunnel verso la libertà che Simon aveva iniziato con la sua trivella.

La serie ha una sola sigla, che non copre nemmeno un terzo della serie. La carica che purtroppo non viene data dalla opening è perfettamente compensata dalla meravigliosa "Libera Me From The Hell", meglio conosciuta come "Fight The Power".
Le animazioni le ho trovate molto belle, nonostante si vedesse il segno della matita, soprattutto durante le battaglie.

Per finire, vorrei fare un commento sull'uso della meccanica quantistica al pari di un'arte magica arcana.
"Uso il principio di indeterminazione di Heisenberg, così non potrai sapere contemporaneamente dove ti sto attaccando e con quanta energia, allora io uso la mia magia "Ritorno alla fisica classica", con questa posso annullare la costante di Planck e di conseguenza anche tutte le leggi della meccanica quantistica…" Forse non faceva proprio così, ma il concetto è quello: non è che una legge funziona solo se la invochi.
Detta questa cavolata, posso solo consigliarvi questa serie e sperare che, come me, vi emozionerete vedendo quella trivella che sfonda il cielo.