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4.0/10
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L'opera più delirante che abbia mai visto. I deliri li adoro, peccato in questo caso la cosa abbia un'accezione negativa. Il coraggio di proseguire nella visione di questo obbrobrio è legata alla curiosità di constatare fino a che punto l'indecenza dell'autore poteva spingersi nel rovinare un prodotto che partiva come tra i più promettenti.
Perché almeno all'inizio ero entusiasta, vuoi per i disegni, vuoi per la caratterizzazione del mondo o per il carisma dei personaggi, tutto davvero bello.

Una rivisitazione di "Romeo e Giulietta" splatter e perversa: ambientato in un'epoca imprecisata, l'anime mescola sapientemente l'antico con il moderno, aspetto che, unito al tipo di animazioni, lascia almeno in un primo momento spiazzato lo spettatore, che in automatico vuole saperne sempre più di quello strambo mondo.
I personaggi spiccano da subito per le loro personalità ben caratterizzate, in particolare il fratello del protagonista, la pecora nera della famiglia. Le animazioni sono molto belle e mi hanno ricordato quelle del film di "One Piece - L'isola segreta del barone Omatsuri", che già avevo apprezzato. Ovviamente chi non gradisce lo sperimentale stia lontano da quest'opera, perché il peso di quel tipo di grafica si fa sentire per tutto l'anime, e ancor di più verso la fine.

Il problema è che quello che sembrava un anime con una trama ben congegnata e soprattutto con nemici carismatici si rivela essere sul finale né più né meno che una sequenza di deliri, degni di trip da acido, senza né capo né coda. La cosa più bizzarra è il nemico principale, folle all'inverosimile. Le situazioni precipitano nella confusione e nell'esagerazione, facendo davvero abbassare il livello artistico della serie. Sembra come se l'autore abbia puntato sulla follia come cavallo di battaglia per concludere in bellezza una storia che a quanto pare non aveva realmente strutturato sin dall'inizio. Le situazioni diventano così esasperate, che possono al massimo suscitare noia, niente di più. Ragion per cui, empatizzare con il nemico o con i protagonisti risulta impossibile. Anche l'aspetto surreale che permea l'opera, se in un primo momento poteva anche piacere, in seguito diventa detestabile. Questo perché, a differenza di altre opere simili, l'aspetto surreale qui viene gestito da schifo, e non si capisce dove l'autore voglia andare a parare.

Spazzatura che non consiglierei nemmeno al mio peggior nemico.