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7.0/10
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"Sanrio Dashi" narra la storia di cinque ragazzi che fanno amicizia grazie a un fattore comune: la passione per i personaggi della Sanrio.

La serie parte bene, con la presentazione e caratterizzazione dei singoli personaggi e le loro difficoltà a rapportarsi con gli altri a causa delle loro passioni. D'altro canto, a questi si contrappone chi non dà peso alle opinioni altrui e non nasconde l'amore per i personaggi della propria infanzia. Facciamo così prima conoscenza di Kouta, che ha una difficoltà immane a riconoscere che non ha mai smesso di apprezzare Pompompurin, personaggio che lo lega e che gli ricorda la nonna.
Devo dire che questa prima parte, concentrata sui legami (di amicizia e non, visto che viene affrontato non solo il legame tra Kouta e sua nonna, ma anche quello tra Yuu e la sorella) e sulle difficoltà a mostrarsi "diversi" rispetto ai propri coetanei, è davvero interessante e riesce a coinvolgere molto lo spettatore (a tal punto che inizialmente questa serie per me era da 8).
Man mano che si va avanti, scopriamo le difficoltà dei singoli personaggi, che riescono a fronteggiare grazie al legame dell'amicizia.

Ciò che mi ha fatto storcere il naso e mi ha portato ad abbassare il voto alla serie è stato come un personaggio come Kouta, da elemento "trainante" del gruppo (spesso lo abbiamo visto notare subito i problemi degli amici e mettersi in prima linea per risolverli) diventi la "pecora nera" del gruppo. E perché poi? Per la fissazione sul brillare che si porta da quando era bambino. Fissazione che a poco a poco lo porta addirittura a separarsi dal gruppo (gruppo dove lui stesso ha fatto da collante).
Cioè, ti sei fatto degli amici, con cui ti diverti, ti trovi benissimo e sei te stesso, e ti fai mille paranoie, addirittura accusandoli di essere la causa della tua sofferenza e del fatto che non brilli? Seriamente?

Meno male che tutto nel finale si sistema, anche se la continua storia del "brillare" fa ormai solo irritare.
Ho apprezzato lo spettacolo e anche il cambio di scena finale che ha lasciato Kouta abbastanza spiazzato, ma che finalmente gli ha aperto gli occhi su ciò che realmente conta: l'amicizia.

Altra nota dolente sono le animazioni, che in alcuni tratti sembrano quasi stilizzate e abbozzate.

In conclusione, attribuisco all'anime un 7, sia per la storia d'amicizia di base sia per la parte iniziale che mi ha coinvolto parecchio. Un gran peccato per il brusco calo dopo l'aggiunta del quinto membro del gruppo.