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Volgare, dissacrante, politicamente scorretto. Questi aggettivi delineano alla perfezione questa serie animata di genere parodico.

Soichi, un tenero ragazzo appassionato di musica indie, si ritrova suo malgrado nei panni del leader mascherato di una band metal-satanica (in attesa di uno sperato debutto come cantante indie). Per ovvi motivi vuole tenere segreta la sua vera identitá.

Gli episodi sono brevi (non superano i 13 minuti) e il ritmo narrativo è molto serrato. Le animazioni sono ridotte all'essenziale e le situazioni comiche e i dialoghi hanno una cadenza a dir poco perfetta: lo spettatore che non disdegna questo genere di umorismo troverá esilaranti le situazioni strambe e ridicole in cui si ritriverá Soichi di volta in volta, continuamente in bilico fra il suo carattere dolce e sensibile e il personaggio irriverente che deve interpretare.

Se siete facilmente impressionabili, "Detroit Metal City" non fa per voi: insulti, espressioni profane e linguaggio sessualmente esplicito ricorrono costantemente in quasi ogni dialogo.

Perchè guardarlo? È un anime leggero e le gag sono studiate a puntino per il divertimento dello spettatore.