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8.5/10
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Credo di non essere l'unico a pensare che, quando annunciarono "Megalo Box", in molti temevano un buco nell'acqua, soprattutto quando di mezzo c'è "Rocky Joe", di cui deve rendere onore per il cinquantesimo anniversario. Il trailer aveva lasciato un buon riscontro, però c'era sempre quello spiraglio che potesse essere un mero anime senza anima (dovuto anche agli innesti bionici sulle braccia dei pugili, che sembrano non avere un senso particolare, mentre invece c'è una ragione dietro), ma con stupore devo ammettere il contrario.
Nonostante i chiari riferimenti all'opera dei maestri Takamori e Chiba, lo staff TMS Entertainment ri-arrangia e riesce a creare un'opera a sé stante di ottima fattura, con un finale che, per colpa della brevità, non riesce a incidere come si sperava durante l'arco crescente degli episodi.

Chi ha letto/visto "Ashita no Joe" certamente percepirà con affetto e piacevolezza le relative allusioni, ciò non vuol dire che per guardare "Megalo Box" bisogna prima aver visto il pugile ribelle nato negli anni '70. Diciamo che individuare gli 'easter egg' ha il suo lato positivo, per cui lo si può visionare anche ignorando il manga, tuttavia consiglio caldamente di recuperarlo, se siete appassionati del genere spokon.

Quindi, malgrado le citazioni siano tante, lo staff non cade nell'errore di esagerare, né tantomeno di scopiazzare qua e là l'opera cui fa riferimento, anzi, ne esalta di più le qualità, introducendo parti originali che alzano l'asticella, creando un mix perfetto tra vecchio e nuovo, con una propria anima e filosofia.
I personaggi non sono tanti, e alcuni possono apparire solo come pretesto per muovere la storia, ciononostante possiedono una loro essenza dovuta a un passato turbolento e/o alla situazione attuale che li costringe a scardinare il ruolo che gli è stato affidato contro la propria volontà, motivo per cui vogliono raggiungere l'obbiettivo prefissatosi per capovolgere la natura delle cose.

Sul lato tecnico, la regia prontamente efficace tende a deviare la staticità dei match di pugilato per coinvolgere di più lo spettatore, anche se un occhio vigile e attento se ne accorgerà, ma il suo punto forte è chiaramente un altro: le OST. La colonna sonora è per modo di dire la colonna portante di questa serie, passando dal rap a note rockeggianti, come se graffiasse in sottofondo, che fa accapponare la pelle al solo sentirla, e che ricorda moltissimo gli anime degli anni '90, perfino nella veste grafica 'old school'.

In conclusione, "Megalo Box" è assolutamente una delle serie di quest'anno che ha saputo stupire e ribaltare i pregiudizi iniziali. Per colpa di un finale frettoloso e poco appassionante, in confronto agli episodi precedenti, non raggiunge l'eccellenza. Dimostra in ogni caso che non è solo un anime sportivo, bensì qualcosa di più. Rimane comunque un anime che non fa brutta figura davanti all'onnipotenza di "Rocky Joe", che resta lo stesso su un altro livello, ma che gli rende assolutamente onore.