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Tanti anni sono passati da quell'ultimo fatidico episodio. Yugi si scontrava con il Faraone Atem in un duello che sembrava quasi impossibile da aggiudicarsi. Egli vinse, ma in compenso perse una parte di sé. Atem compì il suo dovere nel mondo dei vivi e oltrepassò il mondo spirituale senza rimpianti, ma non Kaiba, che desidera ricomporre il puzzle del millennio per sfidare un'ultima volta il suo eterno rivale. Nel frattempo, una nuova minaccia incombe.

“Yu-Gi-Oh: The Dark Side of Dimensions” ci porta in nuove epiche sfide, con un Kaiba sopra le righe e un villain poco convincente.

Da quell'evento sono passati sei mesi. I nostri amici sono all'ultimo anno scolastico e si raccontano quelli che sono i loro sogni una volta terminata la vita da studenti. Rivedere Yugi, Tea, Joey, Tristan e Bakura dopo tutti questi anni non ha prezzo. Constatiamo come nessuno di loro sia cambiato. Difatti non mancano momenti d'ilarità e sorrisi continui. Uno in particolare spicca più di tutti: Seto Kaiba. Malgrado il titolo ufficiale del film riporti la dicitura “Yu-Gi-Oh”, Kaiba ruba lo scettro di protagonista, scoprendosi vero trascinatore indiscusso del film. La sua “umiltà” poi regala situazioni veramente scoppiettanti.

L'ossessione nei confronti del Faraone Atem è il motore che tiene alto il ritmo, malgrado un villain di poco impatto faccia da contraltare. E' proprio durante la ricerca del puzzle del millennio che Aigami/Diva fa la sua apparizione. Vuole ottenere vendetta per la morte del suo maestro avvenuta anni prima, ed è dotato di un cubo che gli concede di portare chiunque in un'altra dimensione (potere che sblocca una volta che Atem scompare dal mondo). Con esso viene creato un nuovo duello dimensionale, spiegato in maniera sbrigativa, che serve solo a confondere lo spettatore; ciononostante, i duelli sono molto coinvolgenti e spettacolari, ricreando alla perfezione lo spirito della prima serie. Inoltre viene riproposto il vecchio cast dei doppiatori italiani.

Per il ventennale della saga Takahashi ritorna alla sceneggiatura con un plot un po' confusionario, tuttavia ci regala una reunion commovente, duelli mozzafiato e un finale ad effetto intrigante.
Se non siete amanti della saga “Yu-Gi-Oh”, non sarà di certo questo film a farvi cambiare idea; al contrario, se lo siete, è quello che fa per voi.