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9.0/10
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Andante arriva al cuore. Amore, amicizia, altruismo, felicità, dramma, tutto condotto dalle note di una passione per la musica che sa coinvolgere e travolgere.

Dopo aver letto la perla “Il giocattolo dei bambini”, ho voluto approfondire la conoscenza di Miho Obana, restando ammaliato pure stavolta. Per esempio, ho apprezzato tantissimo la scelta dell’autrice di trascrivere su carta il binomio consolidato musica-emozioni, capace di curare ferite, amplificare la tristezza o coronare un momento felice con la potenza e, al tempo stesso, con la leggiadria, delle note; immergendomi nel mondo di Mei, Natsu, Mel e Shu, ma non solo, la bravura narrativa di Obana è riuscita (almeno nel mio caso) a cullare la lettura, facendomi “ascoltare” ogni melodia disegnata nelle vignette.

Metto un 9 in pagella, o meglio, per restare in tema, sullo spartito. La storia segue il ritmo del titolo, un ritmo andante, e fa riflettere su vari aspetti della vita, attraversando gioie e dolori dei protagonisti. Sperando che «se il desiderio di ciascuno di noi non potrà mai realizzarsi, allora sarebbe meglio che volasse via insieme alla musica». Come scrive, nel manga, Miho Obana.