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Il maestro dell’horror e la cronaca semiseria di una convivenza felina.

"Junji Ito’s Cat Diary - Yon & Mu" è un manga scritto e illustrato da Junji Ito, il celebre maestro dell'horror affermatosi alla fine degli anni '80 che, nella sua ormai trentennale carriera, ha pubblicato diverse opere di successo come Tomie, Gyo e Uzumaki, conquistando un vasto pubblico di appassionati sia in Giappone che nel resto del mondo. 

In questo insolito divertissement autoironico, pubblicato in Italia da PaniniComics - Planet Manga, Junji Ito sveste i panni di perturbante maestro del body horror, per consegnarci un suo autoritratto inedito, a tratti intimo e personale, a tratti parodia di sé stesso. 

In un volume unico, sono racchiuse le singolari e spericolate vicende del trasferimento in una casa nuova di zecca da parte del nostro eroe e della sua fidanzata A.ko, la quale manifesta sin dall'inizio il desiderio di accogliere nella loro nuova dimora un gatto. Suo malgrado, il sensei si mostra favorevole all'accoglienza di un felino in casa, nonostante in cuor suo abbia una segreta preferenza per i cani, ma accetta controvoglia la proposta dell'amata. 

Di lì a poco, la ragazza propone di portare in casa propria il gatto, che fino ad allora viveva con i suoi genitori: si tratta di Yon, che in giapponese significa “quarto”. Si tratta di un felino dal manto bianco candido con delle strane macchie nere sul dorso (che ricordano vagamente la forma di un teschio!), inoltre qualcuno gli ha affibbiato la nomea di “maledetto”, per via del suo strano muso. Questo turba ulteriormente l'animo del maestro, ancora scettico sulle decisioni della compagna. Qualche tempo dopo, A.ko sceglie di adottare un secondo gatto, a cui dà il nome di Mu, dotato di una pelliccia folta e grigia, di indole allegra e che non fa fatica ad adattarsi al nuovo ambiente.  

Il nostro povero mangaka, quindi, si ritrova a condividere la casa con i due mici. In un primo momento li teme e li vede come figure terrificanti ma poi, col passare del tempo, impara ad affezionarsene al punto di sentirne la mancanza anche quando si trova fuori casa. I giorni passano e la famiglia diviene sempre più affiatata. Non mancano situazioni leggere e disimpegnate che, pagina dopo pagina, ci aiutano a scoprire l’affascinante mondo dei gatti domestici, anche grazie all'aiuto dei sorprendenti e divertenti disegni.  

I capitoli sono intervallati dagli estratti di un’intervista informale in cui Junji Ito risponde a una serie di domande riguardanti la genesi e la stesura della storia, rivelando diversi retroscena e curiosità sull'opera e sui suoi protagonisti. Sfogliando il volume non si può far a meno di notare quel particolare tratto grafico che contraddistingue lo stile di Ito, con illustrazioni che rimandano alle atmosfere macabre e orrorifiche tipiche dei lavori del sensei. Queste sono stemperate da una massiccia dose di comicità dissacrante, creando un perfetto equilibrio tra ironia e inquietudine.
Un contrasto visibile nelle espressioni e negli sguardi dei personaggi, soprattutto in quelli di A.ko, descritta in modo molto singolare, come una presenza rivale e ostile, ma allo stesso tempo molto divertente, così come lo sono i suoi comportamenti e le situazioni che determinano lo svolgimento della storia. L’inquietante raffigurazione degli occhi (con i globi oculari senza iride, che le conferiscono un aria più demoniaca che umana), unita a quella dei lineamenti facciali (spesso stravolti in pose tanto caricaturali quanto espressive), è in grado di incutere nel lettore un misto di sensazioni tra l’agitazione, la tenerezza e l’allegria dello spiritoso contesto in cui i personaggi sono collocati. Attentamente descritti dal raffinato stile grafico del maestro sono anche gli ambienti, colmi di particolari che allietano ulteriormente la lettura. 

Uno dei punti di forza del manga è indubbiamente la componente comica applicata a situazioni quotidiane, che avrebbero rischiato di risultare alquanto monotone, ma che invece destano particolare interesse e ilarità. È inoltre piacevole seguire l’evoluzione del protagonista che, giorno dopo giorno, muta il suo atteggiamento nei confronti di Yon e Mu, due animali di cui non accettava la presenza all'interno della sua casa e mal sopportava l’idea di doverla condividere; con il passare del tempo, però, avverte un crescente senso di affetto destinato a diventare incondizionato. E spesso è proprio questo che avviene: molte persone, non conoscendo a fondo tutto ciò che un animale come il gatto può dare, tendono ad essere scettiche su un'eventuale adozione, perdendosi il piacere di avere con sé un prezioso compagno, una risorsa inestimabile che arricchisce lo spirito e insegna molto più di quanto possiamo immaginare. La lettura di Yon & Mu, quindi, da questo punto di vista può essere un ottimo modo per ricredersi a proposito. 

Particolarmente dilettevoli sono le situazioni in cui il maestro Ito si trova a casa dei propri suoceri, luogo in cui il suo affanno e i suoi sentimenti più inquieti non fanno fatica ad esprimersi, favoriti dalle curiose leggende attinenti ai felini. Da notare la quasi totale assenza di personaggi secondari, che appaiono unicamente in determinate situazioni per poi scomparire, poiché non ricoprono un ruolo fondamentale nell'andamento della storia. Questo dona un carattere molto intimo e personale alle vicende. 

Non manca un certo umorismo scatologico, che talvolta potrebbe risultare disturbante per chi non è avvezzo a questo tipo di comicità, in realtà legata allo strato più profondo della cultura popolare e che affonda le sue radici nella storia stessa del manga. Mi riferisco ai passaggi in cui avvengono episodi scherzosi, ma allo stesso tempo disgustosi, i quali, seppur brevi, rischiano di diventare spiacevoli e volgari agli occhi di un lettore poco accorto. Tutto questo, fortunatamente, viene compensato dalle notevoli capacità narrative di Junji Ito, che rendono quest’opera assolutamente meritevole di attenzione.  

Nelle ultime pagine, un'intrigante postfazione racconta gli avvenimenti successivi alla storia principale, che riguardano Yon e Mu. Sarebbe stato comunque interessante un seguito delle avventure feline ed una più approfondita descrizione di alcuni comportamenti e situazioni. 

Nel complesso, il manga va in controtendenza rispetto ai canoni che hanno reso famoso il suo autore e ci regala una sequenza di episodi di ordinaria quotidianità in grado di suscitare tante emozioni positive, come l’affettività familiare e il calore del focolare domestico, l’amore per gli animali.  

L’edizione italiana Planet Manga, a cura di Francesca Romana Guarracino e tradotta da Giacomo Calorio, consiste in un volume, in formato 15x21cm, con sovraccoperta lucida, una pagina a colori della sessantina di cui è composto, rilegate in brossura fresata, al costo di 12,00 €. 

"Junji Ito’s Cat Diary - Yon & Mu" è un'opera consigliata in primis agli amanti di Junji Ito, i quali avranno modo di apprezzare per la prima volta un risvolto insolitamente comico e autobiografico della sua produzione; poi ai gattofili, che troveranno nel manga un vero e proprio atto d’amore verso queste creature, ricche di fascino e personalità, che sono descritte come qualcosa di molto più che semplici animali domestici; infine, a chiunque voglia imbattersi in una storia gradevole e divertente, raccontata con la verve e lo stile inimitabile di una tra le personalità più originali nel panorama fumettistico contemporaneo.