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Una liceale che si innamora di un uomo di mezza età che è suo capo a lavoro? No, grazie, non fa per me.
Sicuramente sarebbe stato questo rifiuto preventivo la mia posizione su "Come dopo la pioggia" se non avessi avuto la fortuna di guardare l'anime senza sapere nulla della trama, attirata dal titolo mentre sfogliavo il catalogo di Amazon prime.

Semplicemente stupendo.
Il manga poi è ancora meglio.
La storia è più dettagliata, presenta anche alcune vicende trasversali utili alla comprensione del quadro generale ed il finale è perfetto, spanne e spanne sopra a quello un po' troncato dell'anime che mi aveva fatto un pochino storcere il naso.

Sono rimasta semplicemente rapita dalla delicatezza della trama, la quale è fuorviante far rientrare unicamente nel filone della commedia romantica.
Perché in realtà la commedia romantica è solamente una conseguenza di quello che è invece un cammino di crescita personale e di confronto con il brutto tempo della vita.
Il brutto tempo della vita in cui si è feriti, non si può volare e si attende di guarire davanti ad un bivio esistenziale: passata la pioggia mi limiterò ad osservare il cielo o sarò capace di riprendere a volare? Forse non ne sarò più capace. Forse cadrò di nuovo. Forse potrò essere felice anche solo osservandolo, il cielo.

Il bilanciamento tra evocativitá della parola e dell'azione è perfetto, con testo e disegno che si rispettano reciprocamente senza che l'uno sia mai sproporzionato rispetto all'altro, con silenzi che tramite il disegno aprono ad un mondo di parole e con testo che apre a riflessivi silenzi.
Sicuramente ci sono opere meglio strutturate, più pesanti a livello di significato o di disegno, ma è la prima volta che un'opera che all'apparenza può sembrare banale mi entra così in profondità.
Ed è proprio questa la cosa che ho più apprezzato: che incredibilmente con leggerezza arriva nel profondo. Come poesia.