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4.5/10
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Ammetto di aver guardato "Amnesia" molto tempo fa e per questo motivo di non ricordare con precisione tutti gli avvenimenti e i nomi dei personaggi.
Dopo averlo guardato ero talmente sconcertata da quanto possa essere trasposta male una visual novel in anime che è semplicemente passata nel dimenticatoio; e quando poi ho cercato di ricordare il titolo ho dovuto spremere tutto il cervello per riuscire a trovare le parole chiave che mi hanno permesso di ritrovarlo nelle ricerche.

Dunque, partendo dal fatto che la trama di base a mio parere è molto buona e poteva venirne fuori qualcosa di interessante, "Amnesia" è il classico esempio di anime sviluppato frettolosamente, che:
- non caratterizza l’aspetto psicologico dei personaggi (in particolare modo della protagonista, che più che un essere umano sembra una bambola in balia degli eventi, incapace di dire “a” o farsi valere in nessuna situazione, che però si fida al volo e ciecamente di un essere ultraterreno che le dice di essere lì per aiutarla - che poi esattamente cosa cavolo fa? - e che crede che sia normale e da perdonare/amare un ragazzo che per “amore” la tiene prigioniera in una gabbia che manco un criceto)
- Propone situazione assurde in cui la protagonista ha lo stesso spirito di iniziativa/volontà di uno zerbino
- introduce un aiutante-messaggero che non sarebbe in grado di aiutare neanche un’ape caduta in acqua, e che probabilmente ne sa meno di lei. Assolutamente inutile.
Il tutto si svolge in un clima di dubbio che non verrà mai chiarito se non negli ultimi/ultimo episodio, che è il motivo per cui non ho dato 0 all’opera e che salva il salvabile, esponendo come già detto un’idea di base davvero buona (una ragazza che morendo - a causa di un mondo che per ristabilire l’ordine di un’altra morte misteriosa *no spoiler* salta in più dimensioni parallele a lei nuove e sconosciute in cui in ognuna di esse ha una correlazione speciale con un ragazzo diverso facente parte della sua cerchia di conoscenze.
Oltre ad orientarsi in questi nuovi mondi la ragazza dovrà anche capire/scoprire la ragione dietro a questi salti e la verità nascosta dietro ad essa, che la porterà a sfidare la legge del rispristino dell’equilibrio delle vite e a una nuova conoscenza.
Interessante vero? Sì lo sarebbe sicuramente se gli autori non avessero voluto rovinarlo creando un protagonista talmente demente da rasentare il ridicolo, con aiutante e personaggi correlati che la seguono a ruota.
Davvero un peccato.