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“Alita – Angelo della Battaglia” è un film diretto da Robert Rodriguez, come sceneggiatore troviamo James Cameron (Terminator, Avatar, Titanic ecc...), l’opera ha avuto un budget molto considerevole dato che parliamo di oltre 170 milioni di dollari, una cifra enorme, soprattutto per un live-action.
Il film è un adattamento cinematografico dell’omonima serie manga di Yukito Kishiro (1990-1995), non voglio dilungarmi troppo a confrontare le due opere tra di loro, posso solo dire dal punto di vista della trama si è fatto il massimo, per non snaturare troppo l’opera e mettere una parte importante del manga (la prima parte) in due ore di film.
Iniziamo partendo dalla trama, soprattutto per chi non conosce l’opera originale, ci troviamo sulla Terra in quella che viene definita la “città discarica”, una delle ultime città abitate dagli esseri umani, dopo una spaventosa guerra tra la Terra e Marte avvenuta oltre 300 anni prima, che ha portato alla distruzione di tutte le altre città sulla Terra.
Sopra la città discarica c’è Zalem (nel manga si chiama Salem, e avrei preferito che il nome non fosse stato cambiato), una gigantesca città sospesa dove gli abitanti vivono nel lusso, e gli scarti di Zalem cadono proprio sulla città discarica, che da questo prende il suo particolare nome.
Nella città discarica la gente cerca di sopravvivere come meglio può, qui non esistono né la polizia né le carceri, ma bensì i braccatori ovvero mercenari che eliminano i criminali per soldi, Zalem gestisce le taglie e tutto il resto, ci sono dei grossi robot da combattimento, sempre di Zalem, che si occupano di mantenere l’ordine e il controllo in città.
Tra gli abitanti della città troviamo tantissimi cyborg, i motivi per cui le persone si fanno meccanizzare sono vari: c’è chi lo fa per riuscire meglio a fare il suo lavoro, chi per difendersi, e altri per partecipare alla Motorball, di cui parlerò in seguito.
Nella città non c’è proprio una fabbrica ufficiale o delle aziende specializzate che si occupino della produzione di queste parti cibernetiche, infatti molto spesso le parti dei cyborg provengono da pezzi di auto o di altri oggetti di seconda mano, questo aspetto si lega un po’ a tutta la città discarica, che sembra quasi una gigantesca favelas cyberpunk, una città decaduta. Una posto che paradossalmente vive di tecnologia, dove moltissimi sono cyborg, ma che ha perso gran parte della sua tecnologia a causa della guerra di oltre 300 anni fa, che fa ancor più contrasto con Zalem che si trova lassù in cielo.
Oltre ai cyborg, abbiamo anche dei criminali che rubano le parti dei cyborg per poi rivenderle, spesso questi criminali hanno anche un odio verso i cyborg, vedendoli come dei non umani per così dire.
La storia inizia facendoci vedere il dottor Ido mentre cerca in un cumulo di rifiuti (quelli che vengono buttati da Zalem), qualche oggetto interessante che può usare per fare le parti cibernetiche, questo è,infatti, il suo lavoro.
Cercando in quei rifiuti fa una scoperta sorprendente, trova un mezzo busto di un cyborg femminile, usando i suoi strumenti scopre che le parti organiche del cyborg sono ancora integre, e allora decide subito di portarlo nel suo laboratorio per poterla salvare. Dopo una lunga operazione, il dottore con l’aiuto della sua assistente Gerhad riesce a dare al cyborg un corpo integro, e la mette in un letto aspettando il suo risveglio.
La nostra protagonista si risveglia nel laboratorio di Ido e si accorge subito del suo nuovo corpo, dopo aver preso dimestichezza con esso esce dalla stanza e trova Ido e la sua assistente Gerhad, Ido chiede alla nostra protagonista di parlargli di lei, ma lei non ricorda nulla del suo passato, neanche il suo nome, allora Ido decide di dargliene uno e la chiama Alita.
Ido porterà Alita in giro per la città discarica per spiegarle come funziona, qui incontrerà Yugo un personaggio molto importante per storia, e vedrà la Motorball di cui avevo parlato prima. Questa è una competizione all'ultimo sangue fatta da cyborg, ovvero una corsa in un circuito dove si deve prendere una palla e tagliare il traguardo con essa, ma dove il combattimento è permesso così come uccidere gli avversari, questo rende questa lotta particolarmente brutale, il vincitore del torneo ha numerosi benefit, uno in particolare molto importante che non svelerò, per sapere come continua la storia dovrete vedervi il film.
Parliamo ora della caratterizzazione dei personaggi, a mio avviso è stata fatta molto bene, tutto sommato sono stati abbastanza fedeli al manga, tra i personaggi meglio riusciti a mio avviso c’è la protagonista Alita, è bello vedere la sua mutazione nel corso del film da personaggio abbastanza ingenuo a forte combattente (si chiama “angelo della battaglia”, del resto), possiamo dire che la parte psicologica è abbastanza credibile. Qualcuno si è lamentato perché ritiene che in questa versione Alita sia troppo buona rispetto al manga, io personalmente non la penso in questo modo, soprattutto la vedo coerente con l’ingenuità iniziale di quella che potremmo definire una ragazza cyborg, in un mondo che non conosce e con cui non ha dimestichezza.
Altro personaggio molto interessante, a mio avviso, è il dottor Ido, lui ha ovviamente un ruolo centrale nella trama, essendo come un padre per Alita, oltre che il suo salvatore e pure mentore, il suo cercare di proteggerla anche andando contro il suo volere è stato ben reso, il loro rapporto mi piace molto.
In merito alle musiche del film, devo dire che mi sono piaciute molto e che le ho trovate tutte azzeccate alla situazione.
Continuando a parlare del lato tecnico, gli effetti speciali e il lato grafico sono assolutamente eccellenti, anche se questo era scontato visto il budget e i nomi coinvolti, aggiungo che è stato quanto di più realistico si potesse fare, e che fortunatamente non abbiamo viste certi effetti assurdi tipici di certi live-action.
In conclusione ritengo Alita un ottimo film live-action, probabilmente uno dei migliori se non il migliore in assoluto , soprattutto se parliamo di genere fantascienza/cyberpunk: lo consiglio assolutamente sia per chi conosce il manga, ma anche per i neofiti della saga che magari si possono appassionare.
Voto finale 8+