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Faccio questa ‘recensiopinione’ su questa prima parte di “Sword Art Online: Alicization” dopo aver rivisto la serie.

Voglio cominciare col dire che, per me, il punto forte di questa serie sono i personaggi, in particolare Eugeo, che è stato curato molto bene. Eugeo risulta essere un personaggio davvero interessante, ha scalato facilmente la mia classifica di gradimento nella serie ed è divenuto il mio preferito, scalzando Konno della seconda serie. Il perché sia così interessante è da ricercarsi nel modo stesso di agire del personaggio; cerco di spiegarmi. Eugeo parte come un ragazzo insicuro, debole, un ragazzo che ha un obbiettivo, ma che non dispone dei mezzi, forse del coraggio, per raggiungerlo. Questa prima parte della serie ci guida attraverso un viaggio interiore di Eugeo, che si evolve e prende forma in modo da divenire un personaggio nuovo, diverso, un personaggio dotato di nuova luce. Il viaggio lo porterà a maturare.
Il suo rapporto con Kirito è molto bello, un rapporto di un’amicizia, quasi fratellanza, di due persone che sembrano, appaiono, essere perfettamente compatibili, ma che poi alla fine si trovano ad essere in un punto che è apparentemente lo stesso, ma che in realtà non è uno, ma sono divenuti due e sono agli estremi opposti, per entrambi. Lo scopo del loro viaggio, il loro obbiettivo, tutto era cambiato. Sebbene il punto di partenza fosse lo stesso, alla fine si son ritrovati alla stessa meta, ma ci sono arrivati con delle differenze, lievi, quasi impercettibili, che li hanno cambiati, e con loro il loro obbiettivo è cambiato, è ciò che Kirito ed Eugeo hanno maturato ad essere diverso. Eugeo lo capisce, ancor prima di Kirito.

Alice è un personaggio molto interessante, indubbiamente la vedremo meglio nella seconda parte, ma quel che ora si può dire è che ne vedremo delle belle.

Il secondo personaggio che, sempre a mio parere, è parte della gran forza di questa serie è Quinella. Qui non mi dilungo in maniera esagerata, perché la maggior parte di ciò che vorrei dire potrebbe divenire uno spoiler, e non voglio ‘spoilerare’.
Quel che posso dire è che è davvero ‘ca**uta’, non mi verrebbe termine migliore per descrivere quanto sia bello ascoltare i suoi pensieri, capire cosa l’abbia portata dove è giunta e a fare quel che ha fatto. Ci mostra che l’uomo è sì capace di creare qualcosa di così magnifico come Underworld, ma è altrettanto in grado di rovinarlo. Mentre guardavo la serie, più si scoprivano i dettagli, più mi sembrava una citazione ad Adamo ed Eva. Inoltre mi pare di aver colto altre ispirazioni in Quinella molto interessanti e che sono state colte anche da molti altri in rete. Quinella è davvero l’antagonista perfetta per una storia di questo tipo: in un viaggio alla ricerca dell’umanità, come quello di tutti gli abitanti di Underworld, che umani non sono, un’antagonista che ripudia, che disdegna tutto ciò è, ripeto, perfetta!
Davvero audace e suggestiva la scelta di far restare Quinella nuda, il non provare nulla innanzi agli ‘umani’, non provare vergogna. Per lei esser nuda innanzi a loro era come esserlo innanzi a delle formiche; teniamo conto che si riferisce a loro come dei meri ammassi di circuiti logici. Cattiva, perfida, intelligente, tutto al punto giusto.

Cardinal è un altro personaggio molto interessante, qui davvero però posso dire poco, parlare del finale e di come agisce sarebbe spoiler.

Ora vorrei spostarmi un attimo alla premessa e all’introduzione iniziale alla serie. “Sword Art Online” da questo punto di vista è sempre stato innovativo e originale, difatti la questione delle Fluctlight è davvero intelligente e ben curata, ho ascoltato e capito il tutto con molto piacere. Kawahara ci sa davvero fare.
Sono curioso di sapere cosa accadrà nel mondo reale, soprattutto dopo quanto visto alla fine. È stato davvero bello vedere come Kirito soffrisse la lontananza dopo gli anni (per lui) trascorsi in Underworld. Il finale è stato devastante, di un hype logorante!

Dal punto di vista grafico non c’è nulla da dire, una gioia per gli occhi, davvero bello, disegni, animazioni, sfondi. Tutto eccezionale, il giusto punto di incontro tra computer grafica e disegni, speriamo continuino così. Il character design di questa serie resta sempre imbattibile.
Per il sonoro, altrettanto. L’ending di Reona è fantastica, le opening di Lisa e Asca lo sono altrettanto, ma ‘Forget-me-not’ è una delle ending più belle che io abbia mai potuto ascoltare in un anime.

In conclusione, è una serie davvero eccellente, ha qualche difetto, come ogni serie, ma è tutto così bello e coinvolgente che questi scompaiono, non sono rilevanti.
Non resta che aspettare ottobre, sono davvero in attesa. Dal titolo ‘War of the Underworld’ si preannuncia davvero una serie fantastica.

Spero di essere stato chiaro nell’esprimere i miei pensieri sulla serie, soprattutto sulla parte di Eugeo, che ci tengo molto. Grazie per aver letto!