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5.0/10
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Attenzione: contiene lievi spoiler

"Questa è la storia di un giovane delinquente che, per qualche strana circostanza, crebbe un bambino. Ma questo non è un bambino ordinario, poiché lui è il principe dei demoni". Così si apre ogni episodio di "Beelzebub", anime del 2011 prodotto dallo studio Pierrot, famoso per inserire un quantitativo enorme di filler nelle sue serie. "Beelzebub" non fa eccezione, sono presenti 17 filler su 60 episodi. Alcuni di essi molto belli, ad esempio la puntata 11, dedicata ad Himekawa, che ci mostra come egli, ritrovatosi al verde, perda tutte quelle persone che prima si fingevano amiche, rimanendo solo. Nonostante ciò, gran parte dei filler dell'anime è inutile e fastidiosa. In pieno climax dopo gli episodi 50 e 51 ci si aspettava un finale ricco di colpi di scena, invece ci si deve sorbire altri filler, tranquillamente evitabili, che spezzano un ritmo che era finalmente incalzante. Si giunge, dunque, ad un finale affrettato, noioso e privo di significato, dove molti personaggi principali nemmeno appaiono.

Parlando proprio dei personaggi, si tratta di un cast che svolge solo la funzione di gag comica. Durante il combattimento finale i tohoshinki (Kanzaki, Kunieda, Himekaewa e Tojo) non fanno nulla. O meglio Kunieda nonostante il power up ricevuto resta in disparte, Tojo lo escludono con la scusa dell'allenamento e gli altri due non avendo ricevuto nessun power up sono costretti a guardare. In poche parole tutti i personaggi vengono messi in disparte per lasciare spazio ad Oga, il protagonista, che riceve un power up assurdo e inspiegabile. Ma non credete che sia così solo per lo scontro finale, anche contro i rokkisei l'unico a combattere veramente è Oga. Quindi escluso lui, tutti gli altri personaggi hanno una funzione prettamente comica. Ed è un peccato perché in molti avevano potenziale. Basti pensare ad Himekawa, un delinquente stra ricco, che una volta trovatosi al verde viene abbandonato da tutti quelli che un tempo gli giravano attorno. Nell'anime tutto ciò viene appena accennato, in un filler per giunta. Oppure Kunieda, una ragazza che ha avuto il carisma necessario per unire e difendere le altre donzelle dell'Ishiyama (la scuola frequentata dai protagonisti). Invece Kunieda a metà serie diventa la classica principessina innamorata del protagonista, che arrossisce ogni due secondi. Persino Hilda, la balia demoniaca di Baby beel (il principe dei demoni), nel finale diventa una sorta di principessa Peach. Tutti questi personaggi sono trascurati per lasciare spazio al protagonista impegnato in inutili filler.

La grafica è abbastanza in stile battle shonen, né brutta né bella. Il character design è realizzato abbastanza bene, nonostante sia comunque legato ad alcuni stereotipi (il delinquente con piercing e catenine, il tipo OP con gli occhiali ecc). Ho apprezzato il design dei demoni, sebbene sia semplice, è molto efficace. Le opening sono orecchiabili ma le ost sono impercettibili e le ending troppo ridicole.

In conclusione "Beelzebub" è una serie divertente, curata graficamente, ma con troppa poca sostanza. Come si suol dire tutto fumo e niente arrosto.

Voti
Trama 4.5
Personaggi 5
Tematiche 5
Grafica 7
Suoni 5.5
Voto complessivo 5 (non è solo la media matematica).