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“Kimi ga Nozomu Eien” (“L’eternità che tu desideri”) è un anime di quattordici episodi realizzato nel 2003 dallo studio Fantasia. L’opera è tratta dall’omonima visual novel sviluppata dalla software house Âge ed è diretta da Tetsuya Watanabe.

La trama vede come protagonista Takayuki Narumi, liceale al terzo anno di studi che si diverte a trascorrere il suo tempo libero con gli amici Shinji e Mitsuki. Quest’ultima, un giorno, gli presenta la sua migliore amica Haruka, la quale dopo poco tempo si dichiara al ragazzo. Takayuki accetta essenzialmente per dovere nei confronti di Mitsuki, ma col tempo i due diventano una coppia affiatata; tuttavia, un tragico avvenimento sconvolgerà le vite dei quattro giovani per sempre.

“Kimi ga Nozomu Eien” comincia come la più classica delle commedie scolastiche, eppure il suo vero volto, nonché fulcro della narrazione, compare solamente verso la fine della seconda puntata. L’opera si rivela dunque più adulta di quello che potrebbe sembrare dando un’occhiata alla locandina, sia nei temi trattati che nello sviluppo dei personaggi.

Tra i primi si annovera la grande forza necessaria per il superamento di un tragico evento, il quale potrebbe bloccare per sempre la vita di un individuo: l’anime ci mostra quanto sia importante andare avanti, e quanto sia essenziale in questo momento avere accanto una persona che ci aiuti nel momento del bisogno. È altresì presente la nostalgia che ci tiene costantemente ancorati al passato, a cui si guarda sempre con una certa malinconia e con la consapevolezza che i bei tempi ormai andati non torneranno più.

Avvolti in questa spirale di sentimenti sono tutti i personaggi principali, i quali godono di un’ottima caratterizzazione. L’anime ci pone di fronte alla continua insicurezza e indecisione del nostro protagonista, oppure ai profondi sensi di colpa provati da Mitsuki, combattuta tra il suo vero amore e l’amicizia nei confronti di Haruka. Di rilievo anche due figure all’apparenza marginali: da un lato abbiamo Shinji, estraneo alle vicende ma in realtà coinvolto quanto gli altri; dall’altro abbiamo Akane, ragazzina impulsiva delusa da tutti quelli che un tempo ammirava.

Per quanto riguarda il comparto tecnico, il character design rispecchia i canoni del genere, pur essendo molto più grazioso e meno esagerato di quello di altre opere sue contemporanee. Disegni e animazioni non possono definirsi di ottima qualità, viste le sbavature spesso presenti; tuttavia in giro si vede molto di peggio. La colonna sonora contiene qualche traccia di spicco, mentre tra le due sigle ho apprezzato l’opening in particolare.

Tirando le somme, “Kimi ga Nozomu Eien” è un’opera con una trama e dei personaggi ben costruiti, che sicuramente si distingue da molte altre serie tratte da visual novel di tipo dating sim. La sua più grande pecca è costituita, a mio avviso, dalle scene “comiche” che hanno per protagoniste l’irritante Ayu e la sua collega Mayu. Per il resto, un anime non eccelso ma comunque di valore.