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Mera comparsa in “Triangle Heart: Sweet Songs Forever”, nel 2004 Nanoha Takamachi si conquista il ruolo di protagonista nello spin-off a lei dedicato: “Mahou Shoujo Lyrical Nanoha” è un anime di tredici episodi realizzato dallo studio Seven Arcs, diretto da Akiyuki Shinbo e scritto da Masaki Tsuzuki.

La storia si svolge in un universo alternativo a quello dell’OAV. Nanoha Takamachi è una bambina delle elementari come tutte le altre, ma la sua vita è destinata a cambiare dopo l’incontro con un furetto parlante di nome Yuuno. Questi le chiederà di aiutarla a raccogliere i Jewel Seed sparsi per il suo mondo e le regalerà un’intelligenza artificiale di nome “Raging Heart” che le fornirà poteri magici. Durante la sua ricerca Nanoha finirà per scontrarsi con Fate Testarossa, un’altra maghetta interessata ai semi gioielli.

La protagonista senza particolari prospettive per il futuro, la mascotte magica, la rivale: gli ingredienti per un mahou shoujo classico e fatto con lo stampino ci sarebbero tutti. Per fortuna, però, l’anime in questione riesce ad andare oltre gli stereotipi a cui siamo abituati e a regalarci una visione tutt’altro che banale. Di certo “Mahou Shoujo Lyrical Nanoha” raccoglie il testimone dei suoi predecessori, ma al tempo stesso è in grado di introdurre elementi alquanto originali: tra tutti si nota l’utilizzo della tecnologia quale fonte del potere magico. Se ciò non bastasse, l’opera si rivela di tutto rispetto grazie a una storia costruita nei minimi dettagli e a degli sviluppi pieni di colpi di scena che poco spazio lasciano agli episodi filler.

Altro punto di forza della serie è costituito dall’ottima caratterizzazione che si riserva a tutti i personaggi: anche quelli secondari, come le amiche di Nanoha o i componenti della nave spaziale Asura, vengono approfonditi nel corso della serie. Ovviamente spiccano su tutti la protagonista e la sua rivale: Nanoha, da un lato, è una bambina ubbidiente e con la testa sulle spalle, che però non manca di infrangere qualche ordine per rimanere fedele a un suo ideale e aiutare le persone a cui vuole bene; Fate, dall’altro, è una ragazzina che sembra cresciuta troppo in fretta, ma che come tutte le sue coetanee ha bisogno di qualcuno che le rivolga il suo affetto. L’incontro tra le due ragazze, e il seguente rapporto che si viene a creare, rappresenta un altro degli elementi più riusciti dell’opera. Anche l’antagonista principale, ovvero Precia Testarossa, è un personaggio ben costruito che finalmente non brama la conquista del mondo come tanti villain suoi simili.

Per quanto riguarda il lato tecnico, il character design è molto simile a quello di “Triangle Heart” e ben si adatta al tipo di opera rappresentata. Disegni e animazioni subiscono dei cali qualitativi in alcuni punti, mentre raggiungono dei picchi piuttosto elevati in altri momenti. I colori utilizzati sono brillanti e variegati, mentre gli sfondi sono realizzati in maniera discreta. La direzione di Akiyuki Shinbo non presenta ancora le peculiari caratteristiche per le quali abbiamo adorato “Bakemonogatari” o “Madoka Magica” (serie, quest’ultima, largamente ispirata a “Nanoha”), ma è possibile individuare alcune scelte registiche che ricorreranno nelle opere future: ad esempio, il largo utilizzo di campi lunghi durante i dialoghi dei personaggi e la grande staticità di alcune scene. Tale staticità è presente anche nei combattimenti, che in questo modo riescono a trasmettere la forte tensione provata dalle due protagoniste. Molto gradevoli agli occhi sono anche gli effetti speciali utilizzati per i vari attacchi.

Passando al comparto sonoro, la colonna sonora di Hiroaki Sano fa la sua bella figura soprattutto nelle scene di azione, nelle quali si possono ascoltare alcune tracce abbastanza memorabili. La coinvolgente sigla di apertura è interpretata dalla doppiatrice di Fate, Nana Mizuki (che firma anche l’insert song “Take a Shot”), mentre la tenera sigla di chiusura è cantata dalla doppiatrice di Nanoha, Yukari Tamura. Tale coppia vincente ritornerà anche nelle serie successive.

In conclusione, “Mahou Shoujo Lyrical Nanoha” è una serie innovativa e ben curata in ogni suo aspetto. Da ricordare anche per il suo dolce e commovente finale, all’insegna di uno dei temi più ricorrenti in opere dello stesso genere, ovvero l’amicizia. Senza dubbio uno dei migliori majokko degli ultimi tempi.