Recensione
Il romanzo è scritto dal punto di vista di Norman, che prima di lasciare l'orfanotrofio scrive una lettera per Emma e per gli altri bambini.
Il libro è composto da poco più di 200 pagine suddivisi in 5 capitoli: il prologo (un breve riassunto) e 4 capitoli ognuno dei quali corrisponde ad una ricordo che viene in mente a Norman mentre scrive la lettera.
L'assenza di disegni nel passaggio dal manga (o anime) al romanzo non è disturbante, leggendolo ci sembrerà di avere sotto i nostri occhi i piccoli abitanti dell'orfanotrofio.
Nel romanzo è stato approfondito un momento che non ha avuto molto spazio nel manga, il problema è che uno dei più grandi punti di forza di "The promised neverland" sta nel susseguirsi di misteri più o meno grandi; il romanzo essendo un midquel ci permette soltanto di approfondire qualcosa che sapevamo già, però ha il pregio di permetterci di comprendere meglio le emozioni provate da Norman prima di lasciare l'orfanotrofio.
Il libro è composto da poco più di 200 pagine suddivisi in 5 capitoli: il prologo (un breve riassunto) e 4 capitoli ognuno dei quali corrisponde ad una ricordo che viene in mente a Norman mentre scrive la lettera.
L'assenza di disegni nel passaggio dal manga (o anime) al romanzo non è disturbante, leggendolo ci sembrerà di avere sotto i nostri occhi i piccoli abitanti dell'orfanotrofio.
Nel romanzo è stato approfondito un momento che non ha avuto molto spazio nel manga, il problema è che uno dei più grandi punti di forza di "The promised neverland" sta nel susseguirsi di misteri più o meno grandi; il romanzo essendo un midquel ci permette soltanto di approfondire qualcosa che sapevamo già, però ha il pregio di permetterci di comprendere meglio le emozioni provate da Norman prima di lasciare l'orfanotrofio.