logo GamerClick.it

-

Prima storia lunga dei fratelli Nishioka, Viaggio alla fine del mondo narra di un personaggio anonimo che un giorno si sveglia con un profondo senso di malessere e decide di sfuggire alla noia rompendo la routine quotidiana e iniziando un viaggio mirabolante, ricco di avventure rocambolesche, in cui diventerà un capitano pirata che solca i sette mari, dovrà vedersela contro i cannibali di un’isola selvaggia, e oscuri trafficanti di cammelli in lontane terre esotiche e irte di pericoli. Di ritorno nella sua città, dopo aver praticato egli stesso il cannibalismo per sopravvivere, il protagonista si ritrova a dover affrontare un processo kafkiano in cui un tribunale di suoi pari lo giudica per i crimini commessi durante il viaggio, condannandolo alla pena capitale. Nishioka Kyoudai sono una coppia di mangaka (fratello e sorella) che ha visto i propri lavori pubblicati sulle famose riviste underground Garo e Ax, e si nota subito come il loro tratto grafico stilizzato e rarefatto, che rasenta l’astrazione e ricorda certe fiabe illustrate di una volta, si discosta notevolmente dal canone dei manga tradizionali, con sperimentazioni narrative, elementi visivi di stampo cubista e riflessi di un'estetica gotica più vicina a Edward Gorey o a Tim Burton che non ad altri illustratori giapponesi. Anche la narrazione riflette uno stile simbolista e surreale, presentando una favola dark esistenzialista con sottotesto pieno di implicazioni freudiane, un po’ nello stile dei fratelli Grimm ma con l’aggiunta dello spaesamento e dell’alienazione di Kafka – impossibile non paragonare il risveglio allucinato del protagonista con quello di Gregor Samsa ne La metamorfosi. Il risultato è sicuramente qualcosa di unico, un riuscito mix di horror e fantasy onirico che definisce lo stile originale dei suoi autori.