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Attenzione: la recensione contiene spoiler

Questo anime è spesso il primo anime che le persone vedono, o comunque uno dei primi. Una visione più superficiale lo può reputare un anime bello o godibile, ma, se uno scava più nel profondo, troverà tanti di quei buchi di sceneggiatura da fare i brividi. Partirei dicendo che il fatto che ci siano dei buchi di trama non rende per forza un anime brutto, può restare anche godibile, ma penso che dare 10 a questo sia parecchio sbagliato. Io partirei dicendo che la trama non è una delle più originali, ma comunque è carina, ricordo che questo anime non è un isekai, anche se lo ricorda.

Dei personaggi, tralasciando il fatto che i secondari non servono a nulla se non per creare stupide sotto-trame amorose e qualche episodio filler, la caratterizzazione di Kirito, il protagonista, non esiste, la sua unica caratterizzazione è essere fortissimo ed essere triste per il suo background; caratterizzare un personaggio per esempio con la morte di qualche suo caro non è una caratterizzazione, e lo stesso può valere con Asuna, la tsundere che è aggressiva ma anche premurosa e timida nel primo episodio - deciditi, capisco che passa del tempo, ma a un personaggio devi dargli un filo logico. Un personaggio invece che mi intrigava parecchio era Kayaba, il creatore del gioco, che ci porta però a uno dei problemi maggiori di questo anime - e ripeto anime, se voi difendete un anime prendendo in causa light novel o il manga, sbagliate, e non spiego nemmeno il motivo, perché mi sembra ovvio. Il punto è che questo gioco che ha portato a un vero massacro è stato creato da Kayaba, e ovviamente quello che ha fatto non è una cosa da tutti i giorni, servono motivazioni per giustificare la creazione di questo gioco, e alla fine dell'anime non sappiamo neanche perché lo ha fatto. Quando, finito il gioco, Asuna e Kirito parlano con Kayaba, lui gli dice che il motivo se lo è dimenticato, la creazione di questo gioco ha richiesto anni, ciò vuol dire che lui si alzava e si metteva a programmare 'sto gioco senza una motivazione, così a caso, e il bello è che Kirito poi sembra comprenderlo... ma cosa vuol dire? Ha appena sterminato più di cinquemila persone senza motivo e te Kirito annuisci?

Un secondo problema è la battaglia tra Kirito e Kayaba, in cui Kirito muore e torna in vita. Sì, avete capito bene, lui muore e grazie alla forza di volontà ritorna in vita ma con gli occhi gialli... io vi giuro che non ho ancora capito come fa, ricordo che questo è un mondo controllato da numeri, da codici, come fa a tornare in vita? L'unica cosa bella e imprescindibile di questo anime era "se muori nel gioco, muori anche nella vita reale", ma a quanto pare no, perché il protagonista ha gli occhi gialli.

Se poi parliamo anche della seconda parte, davvero quanto può essere inutile? Per me potevano continuare Aincrad per tutta la serie, sviluppando meglio le gilde, soprattutto quella degli assassini, o fare vedere meglio i combattimenti con i boss e la loro lore, o semplicemente arrivare al boss del centesimo piano che ero molto curioso di vedere, e sarebbe stato meglio vedere finito il gioco con quel combattimento epico, senza finire il gioco con una scommessa.

Un suo punto di forza sono le musiche, devo ammettere che sia le opening che le OST sono molto belle, ma non basta a scagionarlo da anime da 'normie'. Io comunque odio 'sto anime anche perché è diventato così famoso (magari togliendo visibilità ad anime parecchio migliori), e tutti lo acclamano solo perché non ne hanno mai visti altri, infatti non è raro vedere nelle recensioni persone che dicono che è il loro primo.
I problemi che affliggono questo anime sono comunque tantissimi altri, partendo dalla gestione dei sentimenti dei personaggi, fino ad arrivare a quando Kirito fa il 'figo' contro Jimmy il pedofilo (vi ricordo che quel combattimento lo vince perché Kayaba gli concede un grado maggiore di Oberon, consentendogli di vincere, ergo, invece di dare quei poteri a Kirito, poteva darli ad Asuna, oppure a una formica che passava lì vicino, e il risultato era lo stesso).
Possiamo poi stendere un velo pietoso sugli episodi noiosi e inutili all'interno dell'anime o su quella bimba computer chiamata Yui, la vostra prima figlia, come dice Asuna (avete diciassette anni!), e che trattano come se fosse reale e non al pari delle mogli 2D di Daru.