logo GamerClick.it

-

"Shōjo Shūmatsu Ryokō" tratta del viaggio di due ragazze attraverso un mondo post-apocalittico, dove il genere umano, raggiunti i vari stadi di tecnologia, si è infine incamminato con le proprie mani verso la propria fine. Da civiltà super-tecnologia si è involuto fino agli istinti più primordiali, cioè la sopravvivenza anche a scapito del prossimo, questo fino a sterminarsi. Le nostre protagoniste, scampate sul loro kattenrad all'apocalisse, si trovano in una condizione disperata, senza una meta né conoscenze del mondo oramai disabitato e in completa rovina, pieno di armi ma in cui trovare del cibo e rifornimenti equivale ad un miracolo. Tanto che loro stesse si interrogano sul perché venissero usate tante risorse mentre mancavano beni di prima necessità come il cibo (questo accade nel primo livello, dove si scorgono soprattutto carri, armi e sullo sfondo la struttura a pagoda tipica delle navi da guerra nipponiche, Paese ricco ma che comunque si ridusse alla fame per produrre armi, con tutte le conseguenze che conosciamo). Qui ci sarà un primo monito sul perché all'uomo piace tanto farsi la guerra e ridursi agli istinti peggiori.

La serie si svolge lenta, come lenta e inesorabile è la fine del mondo che fu piena di riflessioni su cose che sembrano anche banali, ma che, se si riesce ad immedesimarsi in un mondo dove tutte le conoscenze e le logiche sono andate perse, tutte queste riflessioni tanto banali non sembrano. Anche i caratteri delle due protagoniste sono opposti: Yuuri solare, positiva, curiosa e ingenua fa da contraltare a Chito, riflessiva, negativa, paurosa e intelligente. Le due si completano, senza l'una l'altra sprofonderebbe nella disperazione.

Che dire? La serie magari è un po' lenta, come lente sono le giornate delle protagoniste che vivono alla giornata, cercando di dare un senso alla loro esistenza. Ottime le musiche e sublimi gli sfondi, il disegno chibi serve a smorzare la storia e ci riesce benissimo. Ne consiglio la visione.