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Gli isekai sono ormai un sinonimo di banalità, ma mi conforta sapere che c'è ancora qualcuno che prova a distinguersi dalla massa.

La storia di per sé è interessante, non avvincente, ma non annoia. Il fatto che una storia ci sia è già un grosso passo avanti rispetto a tutti i suoi colleghi. I protagonisti hanno fin da subito una missione ben chiara, ci viene subito mostrato il traguardo a cui si arriverà e sappiamo che tutto avrà uno scopo, anche se ancora non ci viene detto quale. Non è tutto rose e fiori, ma funziona. Ho molto apprezzato i personaggi principali, soprattutto il protagonista, egocentrico e cinico, non 'figo', semplicemente sbagliato. Questo mi ha anche fatto riflettere: quante volte abbiamo visto un protagonista essere nel torto? Non intendo commettere errori, ma avere una visione della vita sbagliata, amorale. Il risultato è un protagonista che non è altro che un ragazzino presuntuoso, pieno di sé e ostinato, banale insomma, e forse per questo così vero.

Se storia e personaggi intrattengono, il lato tecnico lascia molto a desiderare. Le musiche non colpiscono mai, né la opening né la ending. La regia è smorta. Le animazioni sono risicate. Nulla di brutto, semplicemente trascurabile, che è anche peggio.

Voto finale: nulla di eccezionale, ma speranzoso per il futuro.