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8.0/10
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"Kuzu no Honkai", o "Scum's Wish", tratta dall'omonimo manga seinen, è una serie d'animazione giapponese prodotta dallo studio Lerche e andata in onda nell'inverno del 2017. La trama vede come protagonisti Hanabi e Mugi, due studenti liceali che, consapevoli del fatto che il loro vero amore non sarà mai realmente ricambiato, decidono di incominciare una relazione tra loro, così da contrastare la solitudine.

Oltre ai protagonisti, troviamo E-chan, Moka, Akane e Narumi. Non posso assolutamente lamentarmi della loro caratterizzazione, ma certe volte, purtroppo, risultano essere un po' troppo incoerenti e le loro decisioni senza logica, un difetto che fa perdere punti a questa serie. Colei che, secondo me, ha maggiormente risentito di ciò, è E-chan (che conferisce un tocco di yuri all'anime), un personaggio che mi è piaciuto fin dalla sua presentazione e che risulta essere abbastanza interessante, ma che viene "ammazzato" proprio per la sua incoerenza, un po' come tutti...
Comunque, quasi tutti i personaggi vengono man mano approfonditi tramite monologhi interiori molto ben sviluppati e che riescono a non annoiare, infatti, seppur si faccia leva sul "carattere" psicologico dei personaggi, lo sviluppo risulta essere interessante.

Si tratta di una serie composta da dodici episodi, nella quale si approfondiscono le relazioni tra i personaggi principali e, anche se potrebbe sembrare scontata, non sempre lo è. Non ho letto l'opera originale, per cui non so se l'anime rispetti o meno gli avvenimenti, ma la conclusione che viene proposta nella serie è davvero azzeccata, altrimenti sarebbe risultata davvero troppo forzata. In generale, piccoli buchi di trama e forzature si trovano durante gli episodi, ma una differente conclusione avrebbe costituito la "ciliegina sulla torta" dell'illogicità!
Il comparto tecnico è molto buono: i disegni sono belli e le animazioni molto ben realizzate. Ben utilizzati anche i colori, che creano l'atmosfera giusta al momento giusto, supportati anche da ottime OST. Per quel che riguarda l'opening "Uso no Hibana", bella, ma una nota di merito va all'ending "Heikousen", davvero ottima.

In conclusione, posso dire che si tratta di una serie che intrattiene bene, ma che comunque possiede i propri difetti (perfettamente passabili). Da una parte l'introspezione a cui ogni personaggio va incontro costituisce un punto di forza, ma l'incoerenza e le forzature a lungo andare si fanno sentire...

Voto: 8/10