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8.5/10
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Premetto che le mie recensnioni vanno sempre molto a sentimento, e questa non fa differenza.
Dopo "Air Gear" e "Inferno e Paradiso", Oh! Great (In assoluto il mio mangaka preferito) ci illustra questa storia ideata da Ōtarō Maijō. Sono stato abituato alle storie di Oh! Great, sempre molto "spinte" a livello di fantasia, ma devo dire che anche "Biorg Trinity" si difende bene, anche se nasce dalla mente del sensei Maijo.

Non mi dilungherò sulla trama, quella la si può trovare dappertutto, ma semplicemente vi spiego i vari motivi per cui il mio voto è 8,5.

- Disegni: sui disegni c'è poco da dire, chi conosce Oh! Great, sa benissimo quanto il sensei riesca ad inserire un intero mondo in una tavola. Una volta qualcuno mi ha detto che per godersi appieno una delle sue tavole, doveva guardarla almeno per un paio di minuti. Un tratto sempre fino e pulito, le scene d'azione (e ce ne sono parecchie) sono rappresentate in maniera precisa, chiara e assolutamente sono facili da capire. Ovviamente uno dei punti forti è il tratto dei personaggi femminili, come lo è in ogni sua opera. E' sempre un piacere per gli occhi (parlo da maschietto ovviamente) vedere come l'autore riesce a rappresentare uno stato d'animo sui loro visi, o come i corpi (molto spesso nudi, ma senza essere catalogati come fastidioso fanservice) non siano mai sproporzionati, ma anzi, sembrino quasi reali. E come ogni opera di OG, i suoi disegni subiscono un' impennata qualitativa tra il primo e l'ultimo volume.

- Trama: ho letto molti pareri contrastanti sulla trama, di come molti abbiano fatto fatica a capire il tutto. Non mi sono mai reputato un genio, ma io non ho avuto problemi. In "Biorg Trinity", vengono inseriti piano piano vari indizi, che ti portano sempre di più a capire cosa c'è dietro. E ciò che c'è dietro, è veramente "tanta roba", come diciamo a Milano. All'inizio si può rimanere spiazzati, perché "tratta questioni filosofiche sull'identità, l'amore e la nascita dell'universo attraverso delle metafore ispirate a teorie scientifiche" (wikipedia docet). Un paio di volte ammetto anche io di aver fatto fatica a comprendere appieno qualche concetto, ma niente di esagerato, più si va avanti con la storia, più tutto diventa chiaro.

- Personaggi: abbiamo essenzialmente quattro personaggi principali, intorno al quale girerà l'intera storia. Poi ci sono una serie di personaggi secondari, chi caratterizzato meglio e chi invece un po' meno.
Ammetto che mi sono piaciuti molto i quattro protagonisti, anche se all'inizio provavo un po' di avversione verso Fumiho e Hosa, mentre Fuji mi sembrava il classico tontolone. Invece più andavo avanti, e più mi sono ricreduto. Questo merito degli autori, che hanno il merito di riuscire a tenerti incollato alle pagine per voler vedere sempre cosa succede alla pagina dopo.

Attenzione: questa parte contiene lievi spoiler
- Finale: credo che il finale sia uno degli aspetti più importanti per qualsiasi tipo di opera. Quante volte si è sentito di opere rovinate solo per il finale? E' per questo che gli do sempre molta importanza. In questo caso, direi finale più che soddisfacente, ogni quesito viene chiarito, non è stato tirato per le lunghe, e soprattutto mi ha dato molta soddisfazione, che è la cosa che più conta.

Per concludere, vorrei aggiungere che mi è piaciuta molto la storia d'amore tra Fuji e Fumiho, mi ha praticamente tenuto incollato dall'inizio alla fine, per niente scontata e molto intensa. Comunque, Kiwako rimane il mio PG preferito, se non fosse stato per lei le cose sarebbero andate diversamente.

Fine parte contenente spoiler

Quindi, in base a tutto quello scritto finora, credo che un 8,5 sia un voto più che meritato. Consigliato a tutti quelli a cui piacciono le opere di OG, ma anche a chi piacciono le digressione filosofiche sull'amore e sul mondo/universo.