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“Conan, il ragazzo del futuro” (“Mirai Shōnen Konan”), è una serie di ventisei puntate prodotta dalla Nippon Animation e andata in onda alla fine degli anni ’70 (1978).
Questo anime vede come debutto alla regia Hayao Miyazaki, affiancato dal fido Isao Takahata per la sceneggiatura e da Yasuo Ōtsuka, che curò il character design e la direzione delle animazioni.

La serie, liberamente tratta dal romanzo “The Incredible Tide” (di Alexander Key) ci catapulta in un mondo post apocalittico, nel quale però la vita sta iniziando a riprendere ai suoi vecchi ritmi.
Nel 2008, infatti, l’umanità ha rischiato l’estinzione a causa di potentissime armi che hanno portato a un inabissamento di gran parte delle terre emerse, i pochi sopravvissuti ora vivono su isole e nei pochi luoghi ancora non sommersi dall’acqua. Tra questi c’è Conan, un ragazzino nato dopo la tragedia e che quindi non conosce il mondo pre-cataclisma, se non quello che gli è stato raccontato da suo nonno. Dopo che una ragazza, Lana, naufragherà sull’isola, Conan si troverà ad affrontare un’avventura in giro per il mondo (o meglio, quel che ne resta).
La serie è ricca di personaggi iconici e ben caratterizzati, non solo come carattere ma anche come gesti e movenze. Contiene inoltre molte delle tematiche “miyazakiane” che diverranno poi una costante nei film del regista, in particolare l’antimilitarismo e l’ambientalismo.
La storia è raccontata sempre con leggerezza, ciò rende possibile giustificare certi espedienti narrativi e avvenimenti impossibili in un normale contesto, come la super forza che Conan dimostra di avere e che lo salverà da moltissime situazioni.
Il tutto è portato avanti con delle ottime animazioni che rimangono di alto livello per tutta la durata della serie, nonché dall’accompagnamento di una buona colonna sonora.

“Conan, il ragazzo del futuro” è in definitiva un inno alla speranza, che riesce a portare dei valori sentiti da Miyazaki a tutti gli spettatori, intrattenendo e non risultando mai noiosa. Consiglio la visione a tutti coloro che sono fan dell’autore o che vogliono recuperarsi quelle opere d’animazione di grande valore.