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"Lupin III: L'avventura italiana" (o "Parte 4") segna il grande ritorno di Lupin a episodi dopo le tre serie storiche. La serie si pone come un tributo all'Italia, patria dell'arte, citata e mostrata con rispetto, nonostante l'azione si svolga perlopiù tra Roma e San Marino. Lupin, per l'occasione in giacca blu, mostra un carattere e un design piuttosto equilibrati, in linea coi tempi, ma senza stravolgere la tradizione.
In generale anche gli episodi si avvicendano in maniera piuttosto bilanciata, senza gli eccessivi salti tra serio e faceto del passato (forse la serie di Lupin più equilibrata fino ad ora, per quel che ricordo). Gli episodi vedono una trama principale piuttosto sfiziosa intervallata da svariati episodi autoconclusivi, talvolta in forma di gradevole tributo ai vari personaggi. La scrittura è buona e anche gli episodi più frivoli hanno qualcosa di intelligente da dire (tranne i due special televisivi piuttosto modesti): peraltro, non di rado, Lupin e gli altri personaggi esprimono concetti relativamente profondi o piccoli insegnamenti di vita. Va detto poi che il nuovo personaggio di Rebecca Rossellini, facoltosa influencer di giorno e ladra per divertimento di notte, ben si 'sposa' coi tempi attuali e con il personaggio di Lupin, dando un contributo importante alla riuscita della serie (qualche volta distoglie persino lo spettatore dall'esistenza di Fujiko).
In definitiva, Lupin regala all'Italia una serie estremamente piacevole e riuscita, in grado di coinvolgere con intelligenza vecchi e nuovi spettatori.