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Sono rimasto molto deluso da Bravely Default, mi era stato detto che si trattava dell’erede di Final Fantasy, il problema è che invece di essere l’erede di Final Fantasy VI è l’erede dei primi Final Fantasy che sono giochi invecchiati malissimo.
Il gioco sembra essere nato vecchio, la storia è piuttosto noiosa, i dialoghi sono scritti piuttosto bene, ma lo svolgimento è davvero banale e derivativo è tutto un dobbiamo purificare il cristallo, allora andiamo in quella città, però abbiamo bisogno del vestito, allora andiamo a chiedere al saggio dove è, il saggio dice che è nella grotta, allora andiamo nella grotta etc. Tutto è così vecchio stile e sa sempre di già visto, la parte migliore sono i dialoghi opzionali, ma non sono mai veramente profondi o divertenti. E tutto questo continua così fino a quasi la fine, nell’ultima parte c’è un colpo di scena che per quanto non sia innovativo e sia gestito malino, rende la storia appena un po’ interessante, per la prima volta mi ha fatto venire voglia di sapere come andava avanti. Ho apprezzato molto il cambiamento di Ringabel nell’ultimo tratto di storia, che diventa serio e interessante, mentre prima era davvero fastidioso con il suo provarci continuamente con ogni ragazza. La storia ha anche un paio di buchi di trama il più grosso è il fatto che Edea tradisce l’esercito del padre all’inizio della storia, come è possibile che una ragazza a cui è sempre stato detto che la vestale era un nemico pericoloso, decida di mettersi dalla sua parte e tradire l’impero solamente perché il suo collega si stava comportando male.
Ad ogni modo nell’ultima parte c’è qualcosa che si può fare per cambiare il corso degli eventi e raggiungere un finale alternativo siate svegli, ascoltate Ringabel e trovate il modo di raggiungere quel finale.
Purtroppo quello che la parte finale guadagna dal lato della storia lo perde dal punto di vista del gameplay, che diventa incredibilmente ripetitivo.
Mi aspettavo grandi cose dal sistema di combattimento a prima vista sembra molto strategico ma in realtà si rivela estremamente basico e semplice, io mi immaginavo che sarebbe stato necessario usare strategicamente il brave ed il default, ma nella pratica far attaccare i personaggi quattro volte e lasciarne uno o due in default per poterli usare per curare il party in caso di bisogno nei turni successivi, è praticamente sempre la strategia migliore ed è sufficiente ripeterla all’infinito per completare il gioco. Sarebbe stato molto più interessante e meno frustrante se si avesse potuto sapere in anticipo, se il nemico ha intenzione di usare il brave o il default, così si sarebbe potuto strategicamente decidere di usare il default per proteggersi dal brave avversario e si sarebbe potuta evitare la frustrazione di usare il brave su un avversario che usa il default. Le battaglie sono noiose, anche perché oltre ad essere ripetitive sono anche molto lunghe, soprattutto quelle contro i boss, che hanno uno sproposito di hp e perchè è necessario impostare un sacco di comandi, sempre gli stessi, ad ogni turno. Per fortuna il gioco dispone di una funzione di autobattle che fa sì che i personaggi ripetano l’ultimo comando impartito, in questo modo gli scontri casuali diventano molto meno noiosi, ma pensare che basti questo per vincere quasi sempre, la dice lunga sulla componente strategica del battle system.
Ho apprezzato le missioni secondarie non hanno troppa varietà, ma sono sempre scritte piuttosto bene e sbloccano le classi come ricompensa.
Il sistema di sviluppo è il classicissimo job system, che di per sé è interessante ma ha due grossi difetti, il primo è che non c’è mai bisogno di usare una certa classe piuttosto che un’altra e quindi si finisce per usare sempre quella più forte, più magari una classe curativa su uno o due personaggi, l’altro problema è che solamente la classe in uso riceve punti esperienza e quindi provare una classe nuova appena sbloccata è sempre svantaggioso, perché questa sarà a livello uno e ci costringerà a rinunciare ai livelli già ottenuti e questo è un problema in un sistema che sulla carta vorrebbe consentirti di esplorare tutte le classi e di cambiarle in ogni momento.
La mappa dell’overworld è ben fatta ricorda la world map degli FF classici, però mancano le location secondarie da esplorare, i dungeon invece hanno un level design davvero banale e sono stretti e claustrofobici, qualche volta presentano dei puzzle ma questi sono tutti estremamente basici.
La cosa che mi è piaciuta maggiormente del gioco è la direzione artistica, lo stile grafico è davvero piacevole.