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5.5/10
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Premetto che ho iniziato la lettura di questo manga solo perchè ho letto tutte le opere pubblicate dalla splendida Takahashi in Italia e finora mi è sempre molto piaciuta. Spinto dall'idea di ritrovare la mano della mangaka ho intrapreso una lettura che si è rivelata piuttosto pesante.
Vado con ordine.

Disegno [8]: nulla da dire. La mano di una delle più grande scrittrici di sempre è sempre la solita: pulita e dettagliata, ma aggiungo anche più matura delle opere iniziali e meglio curata di quelle più moderne.

Storia [5,5]: leggendo la storia si potrebbe ritenere di categorizzare MAO come un'opera che segue la falsa riga di Inuyasha, nulla di più fuorviante! Infatti, dopo i primi 4 volumetti ci si imbatte in una realtà arzigogolata, piena di personaggi, con alcuni dei "salti temporali" (tanto cari all'autrice) forzati da esigenze narrative altrimenti inconcludenti.

Personaggi [4,5]: Troppi e tutti drammaticamente uguali. Questo per me è il cruccio principale dell'opera. Neppure le capigliature bicolore aiutano se per distinguere due personaggi devi fermarti a fare il "trova le differenze" della settimana enigmistica! Non solo l'aspetto però, ma anche le singole caratterizzazioni, la profondità, le idee, i pro e i contro di ciascuno degli attori dell'opera sono accennate e non hanno tempo di portare a nulla perchè, ripeto, troppi personaggi da gestire per raccontarli tutti (a meno di ritrovarsi per le mani un manga da oltre 70 tankobon).

Conclusione: Se, come me, siete fan di Rumiko Takahashi iniziare a leggere la sua ultima opera ci sta, ma aspettatevi un viaggio diverso dal solito e piuttosto difficile da seguire. La natura episodica delle opere precedenti (Lamù, Ranma, Maison Ikkoku) è scansata da una più continua alla Inuyasha, però con il limite di non riprende mai fiato e senza mai dipanare dubbi o apparenti incongruenze. Il tutto appesantito da una sfilza di personaggi e da scelte rappresentative discutibili. Confondibili.
Insomma, quando lo leggi ci devi stare con la testa, fare alcuni passaggi su e giù nel manga per recuperare il filo di un discorso. Non è un'opera rilassante ed e' priva di quella linearità che invece aiuterebbe ad immergersi e a familiarizzare con i personaggi.

Voto finale: 5,5 (anche se la matematica imporrebbe il 6 come media) perchè non ce la faccio a dare la sufficienza a quest'opera...