logo GamerClick.it

-

Attenzione: la recensione contiene spoiler

Premetto che ho fermato per alcuni motivi la mia lettura del manga di questo titolo, ma ricordavo ci fossero altri personaggi e soprattutto un estremo movimento dei protagonisti, che nella seconda stagione mancano completamente. Occhio, non voglio paragonare manga e anime, ma nella prima stagione dell'anime i difetti erano infimi e soprattutto era assai legato al manga.

La stagione due, tuttavia, non solo non presenta alcuni elementi del manga (non so se sia un bene o un male), ma è riuscita a sintetizzare quelle dieci/undici edizioni in undici puntate, una cosa assurda. Nell'anime appare evidente che le idee c'erano, ma, per motivi di tempo o per non creare magari grossi buchi di trama, hanno sintetizzato all'estremo, dando risalto a inutili episodi come quello della scoperta di un rifugio sotterraneo, utile per la scena del telefono (dove si sente la voce di Minerva), ma ai fini della trama serve a poco, poiché vengono scoperti alcuni giorni dopo.

Non solo la velocità di spiegarti il tutto rende confusionario l'anime, ma non ti fa emozionare, quando ci sono nuove scoperte; nella prima stagione, infatti, quando uno del trio scopriva qualcosa di nuovo, utile magari a scappare da Grace Field House, tutti restavano a bocca aperta, nella seconda stagione devi essere rapido ad assimilare la nuova scoperta, non hai neanche il tempo di restare a bocca aperta, perché c'è già un'altra nuova scoperta.

Questa stagione inoltre mi ha lasciato meravigliato per l'esagerazione (forse per la velocità degli episodi o forse per la testardaggine di Emma), infatti, se nella prima i ragazzi si "limitano" a scappare, nella seconda stagione si arriva addirittura alla scoperta di più fattorie, di un mondo di demoni che vivono come gli umani e poi subito di un veleno che può ucciderli tutti. Esagerato fino allo sfinimento, ricordiamo che hanno dodici anni, e Norman, pur intelligente quanto sia, non solo è scappato da un laboratorio super-controllato, ma ha organizzato una specie di resistenza contro i demoni. Emma è la solita buonista che, sebbene tutto, vuole la pace nel mondo senza violenza, e la cosa che dà fastidio è che ci riesce.

Alla fine, in maniera random, Norman trova la formula per curare la sua malattia, Emma in poche immagini scarrellate riesce a salvare il mondo, mentre gli altri bambini hanno trovato la parte di mondo appartenente al genere umano. No, no e ancora no, ricordiamo che tutto ciò avviene in undici puntate da venti minuti, e io ho bisogno di un finale vero, non di una scarrellata di immagini dove Emma e gli altri salvano il mondo; a quel punto potevi farci un'altra stagione, ma hanno preferito la scarrellata.

Mi dispiace punire l'anime, soprattutto dopo le idee e il successo della prima stagione, ma, se le cose devono essere fatte solo per i soldi (perché si vede che hanno buttato giù idee alla veloce, per poi chiudere subito), allora non va bene.

Guardatelo tutto e capirete come si arriva dal capolavoro al disastro in ventitré semplici puntate.