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10.0/10
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Attenzione: la recensione contiene spoiler

Che dire? Uno degli anime più belli che io abbia mai visto e che mai mi stancherò di rivedere. Colpisce al cuore, in tutti i sensi.
La storia è un riadattamento della tragedia shakespeariana “Romeo & Giulietta”, tuttavia rivista in chiave super-moderna e super-fantasy. Non mancano, infatti, cavalli alati, città che si ergono nel cielo, un’inversione che vede gli alberi donare vita alla Terra, e non viceversa.
Da un lato si ha Giulietta Fiammata Astro Capuleti, erede nonché unica sopravvissuta del Casato Capuleti, una persona forte, che fin dalle origini è stata costretta a nascondersi, travestendosi da uomo e mischiandosi tra i cittadini della città bassa. Dall’altro, abbiamo Romeo Candore Montecchi, un ragazzo con un elevatissimo senso della giustizia, un ragazzo buono ma al contempo audace e capace, figlio del vigente sovrano Leonte Montecchi, che si è guadagnato il titolo di Signore di Neo Verona sterminando l’intera famiglia Capuleti, o quantomeno così credeva.

Ciò che più indubbiamente mi ha colpito è l’amore tra i due protagonisti, che, seppur appartenenti a due famiglie che per generazioni hanno fatto la guerra tra loro, non si sono mai arresi e hanno continuato a combattere per ciò in cui credevano. Hanno portato alto il valore più intrinseco dell’amore stesso che, come disse infine il cosiddetto Willy, nonché raffigurazione di William Shakespeare stesso, hanno insegnato loro alla intera popolazione di Neo Verona. Essi infatti si sono sacrificati tanto per il loro amore, quanto per l’amore che provavano per Neo Verona stessa e le persone che l’abitavano.
Significativo poi è stato il giuramento che si sono fatti vicendevolmente: “Sia ora nella vita, che dopo nella morte, rimarremo l’uno accanto all’altra per sempre”. Ha avuto particolare significato, dal mio punto di vista, proprio perché è stato infranto da entrambe le parti. Giulietta voleva sacrificarsi per salvare Romeo, pensava valesse la pena donare la propria vita per un mondo del quale avrebbe fatto parte anche Romeo, mentre Romeo dà la propria vita pur di far sì che Giulietta non muoia. Il giuramento era di restare insieme tanto nella vita, quanto nella morte. Se la morte fosse giunta a uno, sarebbe dovuta giungere anche all’altro, eppure hanno fatto di tutto purché l’altro sopravvivesse, anche a costo di sacrificare sé stessi.
Mi sono sentita particolarmente coinvolta nell’ultimo episodio, quando Romeo ha dato la propria vita per Giulietta, è stato un momento veramente toccante, tanto quanto la decisione di Giulietta: seppur le fosse stata data una seconda possibilità di vivere, ha ugualmente deciso di sacrificarsi, per garantire un futuro a Neo Verona e rimanere così con Romeo per sempre. Sono due ragazzi che hanno dovuto lottare a fondo per raggiungere i propri obiettivi, ostacolati dalle famiglie e dai corrispettivi seguaci, ma ce l’hanno fatta.

Non posso dire che vedere, a distanza di anni, tutti gli altri personaggi continuare a vivere le loro vite serenamente non mi abbia dato un poco da fare, ma poi, con il passare dei secondi, mi sono resa conto che avevano semplicemente scelto di vivere quella vita che Romeo e Giulietta avevano donato loro. Volevano far sì che il loro sacrificio non fosse stato invano. Ognuno ha percorso strade diverse, ognuno ha proseguito il proprio sentiero, con la consapevolezza nel cuore di aver fatto la conoscenza di due ragazzi unici nel loro genere.
Sono sincera, mi piange il cuore che siano morti entrambi, mi sarei aspettata un lieto fine per loro, perché se lo meritavano, e nella mia cinica visione non credo che morire e vivere al di là del conosciuto insieme sia propriamente la stessa cosa che condividere le gioie e i dolori della vita terrena, ma questa è la storia, e possiamo semplicemente accettarla così, cercando di vedere il buono e il positivo in ogni cosa, perché questo sono riusciti a insegnarci i personaggi, a vedere sempre la bontà e la purezza celate dietro ad ogni singola cosa.

Diversi personaggi mi hanno colpita oltre ai due protagonisti, ma in particolare ve ne è uno che ha colto la mia attenzione: Leonte Montecchi. Reduce di un’infanzia difficile, la cui madre prostituita è morta a causa di una malattia e il cui padre neanche sapeva di avere avuto un figlio, ciò ha creato in lui un senso di odio profondo verso tutti i Capuleti, manifestando il suo odio apertamente e portandolo a compiere ciò che ha compiuto. Non voglio giustificare la sua carneficina né tantomeno la sua tirannia, tuttavia credo sia stato semplicemente vittima delle conseguenze, vittima delle scelte e degli sbagli di qualcun altro, proprio come Romeo e Giulietta. Solamente che, se da un lato abbiamo i due giovani che insieme grazie all’amore sono riusciti a superare tutto, Leonte senza questo non vi è riuscito. Voleva semplicemente essere amato da qualcuno, in fondo.

È un anime meraviglioso, al quale non sono riuscita a trovare ancora un difetto, nonostante lo abbia visto e rivisto un milione di volte. Un anime forte che, non lo nego, mi ha fatta piangere non poco, ma che merita di essere visto.
Nella speranza che ognuno possa trovare il proprio Romeo o la propria Giulietta, non mi resta che consigliarvi con tutto il mio cuore di vedere questo anime, prestando tanta, e dico tanta, attenzione. Sarà capace di emozionarvi.