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È da tipo un'ora che sono con il foglio bianco, senza idee su cosa scrivere per questo film.
Ed è anche paradossale, perché questo film di cose da dire ne ha parecchie.
Chi è senza parola però non è quel folletto occhialuto di Tomm Moore. Sono io.

Ogni paragrafo che tento di scrivere mi sembra quasi inutile.
Mi sto convincendo sia inutile che io ti scriva riguardo a degli aspetti o delle dinamiche che, se il film non l'hai visto, te lo anticipano (e quasi faresti meglio a vedertelo), mentre, se il film l'hai già visto, le hai già capite anche tu. Non penso ci voglia una cima.

Però mi spiacerebbe davvero tanto non lasciare un segno anche mio tra le recensioni di questo film, perché in fondo è un film che mi ha sorpreso parecchio; e a distanza di mesi lo ricordo con enorme piacere, sia per la sua parte grafica fresca che mi è in qualche modo rimasta impressa sia per dei temi trattati, a me molto cari (ma non solo a me).

Un film che racconta una storia magari non molto originale, ma che lo fa dannatamente bene, prendendosi tutto il tempo necessario per farti entrare nel mondo a pastello che hanno costruito. Anzi... è quasi troppo lungo per essere un film per bambini. Un po' "Red e Toby", un po' "Wolf Children", ma anche un po' Miyazaki, e chissà cos'altro.

Moore e il suo studio hanno saputo prendere il giusto dai giganti dell'animazione tradizionale e farlo loro, portandoselo 'letteralmente' nella loro casa a Kilkenny. Circondando il tutto con una accesa bandiera irlandese verde, bianca e arancione.
Il verde della natura.
Il bianco per la purezza incontaminata.
E l'arancione per la chioma selvaggia di Mebh.

Davvero non saprei più andare avanti, ti direi delle banalità, che però penso sia meglio tu senta (e veda) direttamente dal film, certo che ti arriverebbero sicuramente meglio di come potrei fare io.

La mia recensione quindi è banale anch'essa, ed è solo questa.
Il film è bello.
Guardatelo.