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Il protagonista della serie dopo essersi addormentato si risveglia in un mondo fantasy con le fattezze del suo avatar del suo gioco preferito, uno scheletro paladino sacro molto potente all'interno di un'armatura bianca con rifiniture dorate assolutamente appariscente. Arc dopo un po' di sconforto per la sua nuova situazione non si perde d'animo recandosi al primo villaggio e registrandosi come avventuriero per potersi guadagnare da vivere con semplici missioni. Durante il suo viaggio non riesce a non immischiarsi in faccende che non lo riguardano per salvare i deboli e sconfiggere i malfattori per il bene del prossimo. La sua propensione alla bontà e alla giustizia lo porta a conoscere Arianne Glenis Maple unendosi alla sua grande e nobile causa di salvare gli elfi cuoi coetanei dalla schiavitù, in cambio di informazioni per sciogliere la maledizione che lo affligge.

La trama dell'opera è piuttosto semplice e lineare, nonostante ci sia un timido antagonista che tesse le sue trame un po' in tutte le vicende in cui il protagonista si imbatte. Non ci sono particolari colpi di scena, gli eventi si susseguono con naturalezza e senza intoppi di sorta o buchi di trama. Si potrebbe dire che la trama in sé è un po' banale ciononostante le semplici premesse narrative messe in campo vengono portate avanti con altrettanta semplicità, senza particolare lode o infamia. Menzione d'onore va fatta per alcune delle tematiche trattate nell'anime, come la tratta degli schiavi, l'inclusività e il razzismo, certo non trattate con la dovuta perizia ma affrontate con coraggio, anche nelle scene scelte narrative, alcune volte, crude; si ma non troppo. Nell'opera ci sono diversi momenti simpatici che infastidiscono solo alcune volte, ritengo siano stati usati abbastanza bene per divertire e dare uno stacco ad alcuni momenti.

Il design dei personaggi non è particolarmente elaborato, ciononostante sono apprezzabili e ben caratterizzati. Per quanto riguarda il loro carattere e il background mostrano decisamente il fianco a una narrazione non molto curata in questo senso, per questo motivo i personaggi risultano un po' banali, stereotipati e senza profondità, rimanendo così un po' insipidi. La crescita dei personaggi è quasi pressoché inesistente. Per quanto riguarda il protagonista, Arc, è davvero apprezzabile come si sposino due aspetti del suo carattere, da un lato una certa maturità e dall'altra lo stupore e l'ingenuità tipicamente fanciullesca.

Il comparto narrativo, così come quello tecnico, l'effettistica e il comparto sonoro sono buoni, si sarebbe potuto lavorare meglio sul comparto sonoro per quanto riguarda le soundtrack, a mio avviso un po' anonime.

Nel complesso l'opera è piacevole così come la narrazione semplice senza pretese per una trama lineare e non banale che alterna momenti drammatici a momenti simpatici che sanno strappare un sorriso allo spettatore. Consiglio l'opera a chi non ha voglia di seguire trame complesse e godersi una narrazione leggera e simpatica. Spero presto in una seconda stagione.