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4.0/10
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Attenzione: la recensione contiene spoiler

Quando si scrive una recensione, generalmente, è per condividere con le altre persone la propria esperienza. Quando si scrive una recensione negativa, soprattutto se parliamo di un'opera molto ben vista dalla critica, spesso si viene etichettati di anticonformismo estremo e di esibizionismo.
Scrivo questa recensione per il semplice motivo che mi sembra (quasi) totalmente assurdo che "Odd Taxi" abbia, in un brevissimo lasso di tempo, ricevuto gli elogi della stragrande maggioranza del proprio pubblico.

Trama "neutra": "Odd Taxi" ci catapulta in una Tokyo popolata da animali antropomorfi e ci fa seguire le avventure e disavventure di un tricheco tassista, trovatosi suo malgrado in mezzo a una guerra civile tra due membri della stessa banda, in gara per portare al proprio capo il quantitativo maggiore di denaro e superare così il proprio avversario. Tra intrighi e incroci, diversi saranno i personaggi che prenderanno parte alla storia, ognuno con un proprio passato e un proprio presente legati al nostro protagonista.

Trama "personale": "Odd Taxi" ci catapulta in una Tokyo popolata da animali antropomorfi, che, se invece di avere i volti da animali li avessero avuti da "numeri" o "fiori", non sarebbe cambiato esattamente nulla. Il nostro tricheco tassista si ritrova di sua inspiegabile volontà nel mezzo di una guerra civile tra due membri della stessa banda, un tale che si stava bellamente facendo gli affari suoi e un altro con seri complessi di inferiorità nei confronti del primo (sarà contento il boss...). Tra intrighi e incroci totalmente buttati a caso, pochissimi personaggi (contando gli abitanti dell'intera Tokyo) prenderanno parte alla storia, ognuno con un passato che casualmente era collegato al nostro tassista e un proprio presente totalmente ininfluente ai fini della storia.

I personaggi, come li vedo io

Amico scimpanzé: totalmente inutile ai fini della trama, non fa letteralmente nulla che possa influenzare la storia.
Amico gorilla: un medico che, nonostante conosca il nostro tricheco tassista da diverso tempo, non riesce a comprendere un disturbo così palese come quello evidenziato nel finale e che è poi il fulcro della storia (malasanità in Giappone).
Amica (?) alpaca: in una storia già di per sé inverosimile, lei è l'apice del fantasy; allo stesso modo è forse l'unico personaggio "alleato" utile ai fini della trama.
Poliziotti: seriamente? Grazie a "Odd Taxi" scopriamo che esistono solo due poliziotti in tutta Tokyo, tra l'altro pure inutili.
Dobu (scimmia cattiva): unico personaggio realmente utile, che permette da solo il proseguimento della storia, ma ha un errore di fondo. Perché non collaborare con il suo amico-nemico della banda invece di mettergli i bastoni tra le ruote? Che senso aveva? Soprattutto in una situazione così complicata.
Idol: utili solo nei filler; se fossero scomparse al secondo episodio, nessuno ci avrebbe fatto caso.
Ippopotamo: mamma mia, questo proprio non l'ho capito, probabilmente non l'ha capito nemmeno l'autore, tanto che non l'ha fatto comparire nemmeno nel finale.
Canguro della locanda: come l'ippopotamo, ma più inutile, probabilmente dovevano un favore alla doppiatrice e non sapevano come fare.
Cattivo porcospino: è 'figo', è cool, permette alla storia di proseguire, mi sta pure simpatico. Personaggio azzeccato, se non fosse che compare a metà storia dal nulla.
Cattivo orso: fa a botte in una puntata, la sua utilità dura cinque minuti, ma ce lo ritroviamo fino alla fine.
Duo comico più studente giraffa: io questi proprio non li ho capiti, non hanno utilità ai fini della storia, non fanno nulla per tutto il tempo, non ti rimangono nemmeno simpatici, eppure compaiono continuamente. Gli "allunga-brodo".
Boss tapiro: su questo personaggio potrei dire solo parolacce, le dico dopo.
Manager delle idol: scopriamo grazie a lui che il nostro tricheco tassista è l'unico essere vivente a guidare un taxi per Tokyo, altrimenti non si spiega come abbiano fatto ad incontrarsi.
Gatto matto: non l'ho capito.
Gatto amichevole: utile a vincere alla lotteria. Fossimo tutti come lui...

E questi erano, credo, tutti i personaggi che compaiono in una storia ambientata nella metropoli di Tokyo. Magari un po' pochini.

E qui partono le tantissime cose che non ho compreso; ne scrivo poche, altrimenti non finisco più.
A che cosa servono le scene in cui il tricheco parla da solo a casa sua? Che necessità ci sarebbe? Lo stra-maledetto tapiro nella scenetta comica con la scimmia amica, a che serviva quella scena? A far ridere? Non ha il minimo seguito. Perché molti dei personaggi sono gatti? Erano più facili da disegnare? Perché il gatto amichevole annuncia che il biglietto della lotteria era falso? Non ha nessuna influenza nella storia. Perché il nostro tricheco non riconosce prima il tapiro? Che nesso c'è tra il fatto che il nostro tricheco non riesca a dormire di notte e la storia? Come fa il gatto matto, dopo aver quasi ammazzato una persona ed essere andato fuori di testa, a tornare alla sua vita normale e riconquistare il vecchio lavoro? Perché il poliziotto minore spara a Dobu, ma non lo arresta? La sicurezza in Giappone è così scarsa da permettere a una persona di ritirare un miliardo di yen in contanti, accompagnato da due yakuza? Perché non li lascia in banca, invece di ritirarli fisicamente? Ma, soprattutto, non bastava mettersi d'accordo con la banca per fare milioni di altre cose che non lo avrebbero messo in pericolo? Basta cambiare i propri dati sulle app incontri per essere rapito e torturato in Giappone? Alla fine la scimmia amica li ha restituiti i debiti? Perché il nostro tassista non li dà a lui i soldi, invece di ridarglieli al boss della yakuza?
Ma la domanda principale è: in Giappone viene data la licenza di tassista anche a una persona con gravi problemi psichici? Non penso che prenderò mai un taxi a Tokyo.

Detto questo, torno brevemente all'inizio della mia recensione a quel "quasi" messo tra parentesi, perché, se io do 4 e non 2, è solo perché tutti i personaggi tutto sommato rimangono veramente simpatici, e distruggerli in questo modo in qualche modo mi dispiace.
Per concludere, quando gli intrighi diventano troppo forzati, anche una bella idea come "Odd Taxi" può diventare un fantasy come non lo è nemmeno "Il trono di spade".

Voto: 4/10