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Le idol di sicuro non mancano sulla scena anime. Se da un lato ogni anno c’è quasi sempre un “Love Live!” a fare da apripista, e magari anche a rubare tutta la scena, dall’altro non mancano anche altre produzioni che provano ad inseguire il successo ottenuto dalle ragazze della Sunrise. Tra le serie più recenti di questo filone ecco che troviamo anche il qui presente “Selection Project”, che prova a dare un taglio un po’ più calato a questa parte del mondo dello spettacolo giapponese.

La storia ci proietta direttamente al momento delle finali regionali di un concorso per nuovi talenti, per l’appunto il Selection Project che dà il titolo all’opera, ove tutto è pronto per selezionare le nove candidate che parteciperanno alla fase finale nazionale. E alla fine le vincitrici Rena, Hiromi, Mako, Ao, Shiori, Nagisa, Uta, Nodoka, e poi anche Suzune con qualche patema, vengono portate in un attrezzato resort dove varie prove le attendono. Sarà il voto social, lo “Yell”, dei followers a determinare chi andrà avanti e invece chi andrà a casa...

Praticamente viene trasposto in anime un reality show musicale come potrebbe essere un “Amici di Maria...” o un “X Factor” delle nostre parti. Non che io segua questi due show, però ho trovato comunque positiva questa impostazione della storia, che non ci mette solo della fantasia, ma che strizza un occhio anche alla realtà e a cosa e come avviene nello specifico settore.
Ma in queste opere ciò che più è importante sono le protagoniste e il comparto musicale.
Quanto alle prime il gruppo è quantomeno assortito. C’è quella più “cool” e tsundere (Rena), quella più grande con l’aura materna (Mako), la sportiva (Ao), la oujou-sama (Shiori), la loli (Uta), la simil gyaru (Hiromi), quella che viene da Hokkaido e mangia per tre (Nodoka), quella pimpante di base (Nagisa) e la protagonista dall’anima candida e con un gran talento vocale (Suzune). Nel complesso la compagnia funziona bene e tutte le ragazze risultano simpatiche, anche se, per motivi di tempo e anche legati alla storia, alcune rimarranno più sullo sfondo e altre rimarranno partecipi solo in modo sufficiente. Menzionerei anche il personaggio collaterale di Seira, rivale a tempo di Suzune, bello assai esteticamente e anche caratterialmente.
Più che apprezzabile il lato musicale, con brani molto pop e molto da idol. Si formeranno anche delle interessanti unità tra le partecipanti con il duo Suzune/Rena che punta sul vocal e sul fascino, il quartetto molto sbarazzino Hiromi/Nagisa/Nodoka/Ao e il trio Mako/Uta/Shiori inaspettatamente rock.

Il concorso del Selection Project costituirà l’ossatura sulla quale si appoggerà la storia delle ragazze che aspirano ad arrivare al successo, e in particolare quella di Suzune e Rena, che sarà una vicenda sola unita dagli imprevedibili scherzi del destino. L’idea del reality show è buona e si sviluppa anche bene, almeno fino a un turning point che arriva ai tre quarti della serie, colpevole, a mio dire, di spezzare il ritmo nel preparare un nuovo inizio, arrivando poi a una conclusione anche troppo morbida. Magari si poteva insistere di più sul discorso del reality.
Bene poi anche il cast delle doppiatrici, quasi tutte esordienti, o quasi, per le protagoniste, con l’aggiunta in ruoli di supporto di alcuni nomi più veterani come Saori Oonishi e Saori Hayami.

In conclusione, “Selection Project” è una buonissima serie, specie per chi è alla ricerca di altri titoli sulle idol oltre a “Love Live!”, ma che avrebbe potuto dare qualcosa di più specie sotto il profilo della storia.