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Al Concilio del Valhalla che si tiene ogni mille anni, gli dèi hanno votato all'unanimità per l'estinzione della razza umana. Le uniche a opporsi sono le Valchirie, la cui leader, Brunilde, ricorda loro che in casi del genere è concessa all'umanità un'ultima possibilità, rappresentata dal torneo del Ragnarok: tredici combattenti umani e tredici combattenti divini devono darsi battaglia fino alla morte in un'arena. La prima fazione a ottenere sette vittorie è considerata la vincitrice. Il destino dell'umanità è dunque in bilico tra l'estinzione e l'esistenza per altri mille anni. Comincia così una serie di combattimenti dove grandi uomini della storia affrontano gli dei per la salvezza dell'umanità.

Questa appena descritta è la parte iniziale della trama di quest'opera.
Ma quest'anime com'è? La risposta è un po' buono, un po' pessimo, il mio voto è 5, mediocre.
L'idea di base è interessante, peccato che poi non venga sviluppata per nulla bene in molti dei dodici episodi di cui è composta la prima stagione. Diviene un anime molto presto ridondante, e il sapore di già visto permane per tutto l'anime.

Graficamente è molto variabile, alterna episodi realizzati benino a episodi con sequenze realizzate male; tecnicamente non eccelle, non è un anime di elevata qualità tecnica, almeno per gran parte degli episodi.
I personaggi poi, per quanto ce ne siano di interessanti, non sono ben sviluppati, almeno per molti di essi è così. Non è un disastro come anime, ma mi aspettavo decisamente di più, invece mi sono ritrovato con un prodotto non pessimo ma neppure sufficiente.