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A volte capita che piccole gemme vengano scovate e "Yoko - Cacciatrice di demoni" è una di queste. Una serie OAV di sei episodi prodotta dallo studio Madhouse e tratta dall'omonimo manga realizzato da Gaku Miyao. Una serie non proprio originale, ma che comunque sa intrattenere abbastanza, offrendo un mix di azione, humor e anche erotismo.

Yoko è una giovane liceale come tante invischiata nei soliti problemi di studio e di prendersi tante cotte per tanti bei ragazzi. Tuttavia, scoprirà che discende da una longeva famiglia di cacciatrici di demoni e, ora che ha compiuto sedici anni, ed è ancora vergine, ella diventa la centottesima cacciatrice, succedendo a sua nonna Madoka, anche se inizialmente il ruolo sarebbe spettato alla madre di Yoko, ma... ha perso la verginità prima di compiere sedici anni, cose che capitano. Da quel momento in poi la giovane vivrà diverse avventure, affrontando molti nemici, aiutata da sua nonna Madoka, dalla sua amica Chikako e da una giovane apprendista di nome Azusa.

I sei episodi (di cui ne escludo uno, poiché si tratta solo di un musical) scorrono in maniera lineare e senza complicazioni, e iniziano con i problemi quotidiani della protagonista, per poi concludersi affrontando il demone di turno. Questi ultimi sono anche vari e ben realizzati: si passa da una vampira bisessuale, visto come rimane ammaliata dal corpo di Yoko mentre le faceva a pezzi l'abito durante un combattimento, a degli spiriti di una foresta profanata e ora furiosi e assetati di sangue, ad altri demoni provenienti da un'altra dimensione, fino al pericoloso demone del tempo. Parlando dei personaggi, sinceramente non c'è molto da dire: la protagonista Yoko, seppur simpatica e con un buon desing, dotata di capigliatura con odango che ricordano molto un'altra eroina molto più conosciuta, appare fin troppo banale e non molto memorabile, stessa cosa anche per i personaggi secondari come Chikako, fin troppo dimenticabile, vista anche la sua pressoché totale inutilità, e l'apprendista cacciatrice Azusa, troppo impulsiva, nonostante riesca ad essere un po' empatica in qualche rara occasione. Ma se c'è un personaggio che riesce a spiccare per carattere e personalità in grado di rubare la scena a tutti gli altri, è proprio nonna Madoka: ex cacciatrice dall'aria inizialmente severa, che si rivela poi una gran burlona, sarcastica e dalla battuta pronta, e comunque una buona guida per la protagonista. Nei combattimenti l'azione è davvero frenetica e a volte anche davvero violenta, e altre volte eccessivamente erotica - non è raro che la protagonista durante i combattimenti finisca più volte con gli abiti strappati e mostri il suo seno, o la sua biancheria intima, o finisca avvolta dai tentacoli dei demoni più perversi; ogni tanto va bene mostrare il tuo bel corpicino e farti palpare, ma era così necessario farlo tutte le volte?

In conclusione, resta una piccola perla che si lascia guardare nel bene e nel male. Mi spiace un po' da una parte che non sia diventata una serie con più puntate, ma dall'altra parte ciò è plausibile, poiché avrebbe dovuto competere con serie del calibro di "Sailor Moon", con cui ha molte cose in comune.