logo GamerClick.it

-

Mi aspettavo molto da questa nuova serie, purtroppo le mie speranze sono state disattese.
"TRIGUN STAMPEDE" è un qualcosa che si discosta sia dal manga che dal precedente anime, il che non è un male di per sé. Non è considerabile propriamente un prequel, ma un universo a sé stante rispetto al canonico, in quanto mescola situazioni e personaggi in maniera non coerente con la cronologia ufficiale degli eventi. Il problema non è tanto la rivisitazione della trama (che ho discretamente apprezzato per il maggior approfondimento su Knives), ma l'aver snaturato l'atmosfera steampunk western che permea l'opera originale, così come la carente caratterizzazione e crescita dei personaggi, resi più catchy per le nuove generazioni, il che ai miei occhi ne ha appiattito il valore.

Un'anormale mole d'informazioni ti viene subito spiattellata nei primi episodi, non c'è una vera crescita. È un mistero arcano la presenza di un personaggio insignificante come Roberto De Niro, tuttologo grillo parlante, che non apporta alcun maggior valore alla serie. Manca quel giusto mix di commedia e dramma che caratterizza il personaggio di Vash, mai una gioia per lui in questa serie. Le mie perplessità hanno comunque riguardato principalmente il chara design che, con il pretesto della modernità, si è discostato pesantemente dagli stilemi steampunk western. Sono il primo a cui piace lo svecchiamento dei vecchi chara ("Urusei Yatsura" docet), ma nel caso di "STAMPEDE", ad esempio, Vash è stato trasformato in un personaggio ai limiti del metrosessuale, inguardabile. Anche gli altri personaggi, personalmente, hanno subito un peggioramento. Sul mio giudizio avrà probabilmente influito anche la paletta di colori utilizzata, che non mi ha convinto molto. Parimenti ho trovato le ambientazioni e i fondali troppo asettici, senza quella patina rugginosa e vissuta che avrei visto bene in "Trigun". La CGI l'ho trovata discreta, ogni tanto ci sono stati dei cali, ma niente di problematico. Non ho molto apprezzato invece le espressioni facciali dei personaggi, che ho trovato talvolta stranianti. Le musiche le ho apprezzate abbastanza.

A conti fatti, quei pochi punti positivi che ho trovato non bastano a dare una valutazione positiva della serie nella sua interezza. Avrei preferito un vero prequel originale, sacrificando anche la presenza di personaggi iconici come Meryl, piuttosto che assistere a uno spreco di tanto potenziale.
Uno dei peggiori reboot che abbia mai visto.