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9.5/10
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“Death Parade” è un anime che affronta il tema della vita e della morte con una sensibilità e una poesia fantastica, non si tratta di una storia di eroi, antieroi e cattivi, ma di esseri umani con le loro emozioni, i loro segreti e le loro scelte. Ogni episodio ci presenta due persone che si risvegliano in un bar misterioso, il Quindecim, dove vengono accolti da Decim, un barista dai capelli bianchi e dagli occhi azzurri con una croce al centro. Decim è uno dei giudici che decidono il destino delle anime dopo la morte: per farlo, li costringe a partecipare a un gioco casuale che metterà alla prova la loro natura e la loro moralità. Ma le due persone non ricordano nulla della loro vita precedente, né di come sono morte.

“Death Parade” è un anime che non lascia indifferenti: con una regia impeccabile, una fotografia suggestiva e una colonna sonora coinvolgente, ci porta a riflettere sul senso dell’esistenza e sul valore delle relazioni. Non è un anime per tutti i gusti, ma chi lo guarda ne rimane profondamente toccato. L'opera si prende il tempo necessario per spiegarci le regole di questo mondo oltre la vita e per farci conoscere i personaggi che lo popolano: Decim ha un’assistente con il quale non condivide le stesse idee su come il giudizio viene emesso. La serie non si svela subito: ci vuole un po’ di tempo per capire le dinamiche di questo strano mondo e per entrare nella trama, che si basa sia sui giochi che sull'interazione dei vari personaggi. Fino a quel momento, seguiamo Decim nel suo ruolo di giudice e cerchiamo di capire i criteri con cui decide se un’anima merita il paradiso o l'inferno (che nell’anime sono spiegati molto bene il significato di paradiso e inferno).

L’ambientazione principale dell’opera è il Quindecim, il bar misterioso dove si svolgono i giochi mortali. Si tratta di un luogo suggestivo e adatto al tema, che crea un contrasto tra l’eleganza e la raffinatezza del locale e la tensione e l’angoscia dei protagonisti. I toni scuri, blu e nero dominano la scena e richiamano la morte, ma senza rendere l’atmosfera troppo cupa o deprimente. Anzi, ci sono anche dei tocchi di colore e di luce che alleggeriscono il tutto che rendono l'ambientazione molto suggestiva.

A mio avviso, quest'opera è un bellissimo anime psicologico che esplora e trasmette i sentimenti legati alla vita e alla morte.

Attenzione: questa parte contiene lievi spoiler!
Piccolo sfogo personale:
Non condivido l’opinione di chi dice che i personaggi secondari sono poco caratterizzati. Praticamente ogni episodio ci presenta due nuovi ospiti che devono essere giudicati e in soli 20 minuti riusciamo a conoscere le loro emozioni, le loro vite, le loro relazioni, trovo che sia un lavoro di scrittura e di regia impeccabile.
Penso che siano proprio loro a dare forza e varietà alla serie, mostrandoci le diverse sfaccettature dell’animo umano e le diverse reazioni di fronte alla morte. Ogni coppia di ospiti ci racconta una storia diversa, che ci coinvolge e ci fa riflettere. Penso che sia ingiusto ridurre questi personaggi a semplici comparse o a stereotipi. Inoltre, questi personaggi non sono solo dei testimoni passivi, ma hanno un ruolo attivo nel far avanzare la trama e nel mettere in discussione il sistema dei giudizi e le emozioni di Decim e del suo assistente.

Che dire, guardate la serie non ve ne pentirete, quattro ore della vostra vita ben spese.