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Attenzione: la recensione contiene spoiler

Dopo aver visto anche altre storie di Makoto Shinkai, posso affermare che per il momento questa è quella che mi piace di meno.
Si articola in tre episodi e racconta le vicende di Tōno Takaki, dedicando un episodio alla sua infanzia, uno alla sua adolescenza e uno alla sua età adulta. Il fulcro della narrazione sono i sentimenti che Tōno prova per Shinohara Akari. Da bambini vanno alla stessa scuola, ma al termine delle elementari lei deve trasferirsi in un'altra città, per cui i due continuano a sentirsi solo per lettera. Anche Takaki ad un certo punto deve trasferirsi, allontanandosi ancora di più da lei, per cui i due decidono di rivedersi. Il ragazzino affronta un viaggio in treno lunghissimo, con tanto di ritardo causato dalla neve, per vedere ancora una volta la persona che ama.

Trasferitosi in un'altra isola dell'arcipelago giapponese, Takaki va al liceo, ma trascorre quel periodo continuando a pensare ad Akari, sebbene i due non si sentano più (non è dato sapere il motivo per cui si interrompano i contatti). Scrive messaggi sul cellulare ma non li invia. È talmente preso dai suoi ricordi che neanche si accorge di chi gli sta vicino e prova qualcosa per lui. Il suo unico obiettivo è tornare a Tokyo una volta finito il liceo.Ed a Tokyo studia, si laurea ed inizia a lavorare.

Ma sebbene abbia delle frequentazioni, il suo pensiero torna sempre ad Akari. Che nel frattempo ricompare nella storia (nel secondo episodio non si sa nulla di lei) perché sta per sposarsi.
E un giorno, ad un passaggio a livello, i due si incrociano. Takaki la riconosce, attraversato il passaggio a livello si volta per cercarla con lo sguardo, ma dopo il passaggio di due treni, che si incrociano a loro volta, di lei non c'è traccia.Questa in sintesi la storia raccontata.

Sicuramente ci sono degli elementi che sono gradevoli, i paesaggi prima di tutto. Anche la tenerezza dell'amore tra ragazzini, e la delicatezza della malinconia che accompagna Takaki per tutta la storia.
Tuttavia, rispetto ad altre storie, sinceramente non ho capito dove si volesse andare a parare. Si assiste a una preparazione a un qualcosa che si immagina essere l'incontro risolutivo tra Takaki ed Akari, e invece no. Lui rimane con le pive nel sacco, solo, triste e malinconico. Lei con tanto di anello di fidanzamento che sta per sposare un altro, che si ricorda di Takaki solo perché ha ritrovato una lettera che gli aveva scritto e mai consegnato.

Ci sono poi delle situazioni che vedo alquanto anomale e irreali. Per esempio il fatto che un ragazzino di tredici anni o anche meno si faccia ben 4 ore di treno, che poi diventano 7, per raggiungere una ragazzina che sta lontanissima e con cui passa poi la notte in un capanno mentre fuori nevica, senza che neanche uno dei genitori dei due si preoccupi del mancato ritorno a casa dei ragazzini, o che metta il veto anche solo al viaggio in treno. Lo trovo assurdo sinceramente.
Uno non può fare a meno di simpatizzare con Takaki, ma poi alla fine della storia dice e quindi? E ora? Perché ho visto questi episodi? Cosa mi hanno dato? Mi hanno soddisfatto?
Io mi sono ritrovata con lo stesso senso di insoddisfazione che vivo nella mia vita di tutti i giorni, perciò non posso dirmi arricchita in qualche modo in senso positivo. Capisco che non tutte le storie hanno il lieto fine, ma in questo caso alla fine ci si sente del tutto spiazzati e anche traditi.
Pertanto il mio voto rasenta giusto la sufficienza.